Un messaggio, poche parole, nessuna giustificazione, e la preziosa, soprattutto in questo periodo, routine di un bambino disabile è spezzata.
Da lunedì scorso sino al 6 aprile, infatti, sono sospese le terapie della neuropsichiatria infantile nell’ospedale di Bitonto.
Due settimane che per i bambini e per i loro genitori possono essere molto importanti.
A scriverci è infatti proprio un papà, disperato e deluso.
Suo figlio, due volte alla settimana, segue le attività riabilitative e anche in zona rossa ha continuato normalmente a farlo, grazie al personale qualificato già vaccinato.
Una sorpresa sgradevole è stata però ricevere improvvisamente un messaggio che avvertiva che il prossimo appuntamento sarebbe stato dopo Pasqua.
“Nel dpcm non era indicato la chiusura di queste attività, anzi. Nelle palestre private addirittura possono accedere le persone con difficoltà, immaginate nei reparti di neuropsichiatria infantile” commenta il papà.
“Questa è una storia assurda – continua -. Io e tutti gli altri genitori coinvolti siamo molto mortificati”.