Aumentano a 64 i casi positivi tra i dipendenti della Siciliani Carni Spa a Palo del Colle. Dal 17 aprile, data in cui sono stati accertati i primi casi, sono stati 468 i tamponi effettuati. Mancano ancora 21 persone a cui fare il test, su un totale di 489 dipendenti. Si attende, invece, il risultato di altri 54 tamponi già effettuati, più due in fase di accertamento. Sono questi i dati comunicati dal commissario prefettizio di Palo del Colle, Rossana Riflesso. Al momento, però, non c’è ancora nessuna comunicazione sui dettagli della relazione che sarebbe scaturita all’indomani dei controlli effettuati all’interno dell’azienda.
Le uniche informazioni trapelate, riguardano la sospensione dei settori produzione e macellazione dello stabilimento. Resteranno, invece, operativi i settori amministrativi, del trasferimento degli animali da sede a sede per i controlli veterinari e il servizio trasporto: saranno, infatti, spedite le carni che erano già state acquistate e saranno smaltite, inoltre, quelle all’interno delle celle frigorifere.
Preoccupato per la sorte dei dipendenti, non solo dal punto di vista sanitario, resta il segretario regionale della Uila Puglia, Pietro Buongiono: “Qualora la sospensione dovesse continuare, come verranno coperti i lavoratori? È stato attivato un piano delle ferie? Dei congedi ordinari in base al Dpcm? Saranno attivati gli ammortizzatori sociali? Siamo in una fase in cui non si comprende questa mancata collaborazione da parte dell’azienda”.
Intanto, a Palo del Colle – città sicuramente più colpita da questo cluster – il commissario Riflesso ha attivato una serie di azioni volte a tutelare maggiormente i cittadini.
Le associazioni di volontariato sanitarie della Regione Puglia “si occuperanno dell’assistenza alle famiglie in quarantena”. Il Comando Provinciale dei Carabinieri, invece, ha assicurato un aumento dei militari per il controllo del territorio di concerto con la Polizia Locale: “Mai come ora è necessario stare a casa”, ha ribadito la dottoressa.
Inoltre, su richiesta della rete dei medici di base e dei pediatri il commissario metterà a disposizione delle famiglie dei contagiati un kit di strumenti diagnostici come il saturimetro per misurare la saturazione di ossigeno in chi ha disturbi respiratori, il termometro per la febbre ed eventualmente anche supporti tecnologici cone smartphone o tablet, nonché il collegamento internet per il triage medico in videoconferenza.