Mentre a Molfetta, la massima assise cittadina locale discuteva e approvava la ricapitalizzazione della Sanb, i lavoratori dell’Asv, nella mattinata di ieri, hanno incrociato le braccia e chiesto uno stato di agitazione, per portare all’attenzione dell’azienda e dell’amministrazione comunale i problemi relativi al loro rapporto di lavoro e per manifestare i loro timori per le incertezze ancora esistenti sul loro futuro lavorativo. In caso di avvio della Sanb, ricominceranno a lavorare per essa. Ipotesi preferibile, da parte di tutti, alla gestione privata dopo apposito bando di gara.
Una manifestazione che sarebbe dovuta iniziare a Palazzo Gentile, ma che si è poi spostata davanti ai cancelli dell’Azienda Servizi Vari, sempre in presenza delle sigle sindacali che assistono i lavoratori, del sindaco Michele Abbaticchio e dell’assessore all’Ambiente Domenico Incantalupo.
«Siamo qui con i lavoratori per sottolineare e ribadire una serie di richieste all’azienda, a partire dalla mancanza di un organico adeguato, che costringe a fare spesso straordinari, e dall’inadeguatezza dei mezzi. L’azienda non è poi in grado di pagare indennità e ferialità e, infine, c’è stata, da parte del presidente la provocazione di rendersi disponibile, per incontrare i lavoratori, a gennaio 2020» spiega Giuseppe Romito, segretario regionale Fiadel Bari, che aggiunge che domani ci sarà un incontro in cui si spera di trovare soluzioni e punti di incontro: «Altrimenti procederemo con gli scioperi. Speriamo anche nell’esito positivo della vicenda Sanb, perché si rischia che il servizio vada nelle mani di un privato, con tutti i rischi che ciò comporterebbe».
Dello stesso parere anche Antonio de Leo, coordinatore Fp CGIL Bari: «Manifestiamo, oggi, dopo l’orario di lavoro, ma in caso non venissimo ascoltati siamo pronti ad indire una giornata di sciopero».
«Come amministrazione siamo a fianco dei lavoratori, perché lo stato di benessere del servizio di igiene urbana e, quindi, della città dipende da loro» conclude il primo cittadino, impegnandosi a spingere al dialogo il cda dell’Asv e i lavoratori, per trovare una soluzione ai loro problemi.