L’8 gennaio 1980 a Milano, in un agguato delle Brigate Rosse, moriva il poliziotto bitontino Michele Tatulli. Con lui caddero i colleghi Rocco Santoro e Antonio Cestari. Ieri, come ogni anno, Bitonto ha reso omaggio al suo concittadino con una corona di fiori posta ai piedi della lapide che, all’ingresso del municipio, ricorda le vittime della strage di via Schievano.
Presenti i familiari di Tatulli, il dirigente del locale Commissariato di PS, Gerardo Di Nunno, i rappresentanti di forze dell’ordine, Polizia locale e amministrazione.
«Questa cerimonia non è una liturgia rituale e dovuta, ma un momento di ricordo da fare insieme credendoci – esorta il sindaco Francesco Paolo Ricci -, un’occasione per ricordare anche ai giovani i valori in cui Michele Tatulli credeva: impegno, spirito di abnegazione e sacrificio, alto senso di responsabilità, attaccamento al lavoro e appartenenza a un territorio dal quale era andato via per lavoro, sperando prima o poi di tornare. Valori da ricordare e diffondere».
«Abbiamo il dovere – ha aggiunto il vicequestore di Bari, Aldo Fusco – di ricordare per rendere onore al sacrificio di Michele e dei tanti eroi che hanno servito lo Stato, perché senza memoria non c’è futuro».
La cerimonia è poi proseguita nel cimitero, davanti alla tomba di Tatulli.