La pappa ai bambini? Quest’anno costerà un po’ di più a causa del Covid 19.
In attesa di capire quando e come ripartirà il servizio (da Palazzo Gentile fanno sapere che non c’è ancora una data precisa), la giunta comunale ha già stabilito un elemento fondamentale. Il prezzo. Che sarà (leggermente) più alto rispetto al passato anno scolastico.
E, soprattutto, sarà monoporzione, nel pieno rispetto della normativa e protocollo per l’emergenza sanitaria.
La decisione – si legge nella delibera di giunta di fine mese – è nata il 9 settembre, allorchè c’è stato un incontro “con i dirigenti scolastici e la ditta appaltatrice del servizio di refezione (Pastore, con cui il contratto è prorogato fino al 26 febbraio 2021) al fine di condividere le soluzioni che, possano garantire l’esecuzione del servizio in piena sicurezza”.
L’esito è stato di “somministrare i pasti nella modalità monoporzione confezionata direttamente nelle aule didattiche, in luogo di quella attuale multiporzione, al fine di ridurre al minimo la manipolazione dei cibi e, soprattutto, di semplificare la consumazione da parte dei bambini”.
Proprio per questo, allora, il Servizio di refezione costerà di più. E si passerà dalle 4,49 euro per gli utenti della scuola dell’infanzia a 6,10 euro. Per la scuola primaria, invece, il pasto unitario costerà 6,43 euro anziché 4,79 euro.
“Le linee guida – sottolinea l’assessore alla Pubblica Istruzione, Marina Salierno – affermano che qualora i refettori non ci siano o siano stati adibiti per altro si procede con la monoporzione. Poiché molte scuole hanno adibito i refettori per accantonare arredi ancora funzionali ma non idonei all’emergenza o come luoghi di sosta per la sanificazione delle aule prima e dopo il servizio mensa, in accordo con tutti i Dirigenti si è optato per la monoporzione. L’erogazione con monoporzione prevede di conseguenza una revisione del menu in quanto alcune pietanze non sono adatte per tale modalità”.