C’è che la Storia non la puoi ammutolire.
Così, le pietre, soprattutto loro, che portano con sé il fardello dei secoli, improvvisamente riaffiorano e mostrano una grandezza mai sopita.
Porta Robustina – quella che portava a Ruvo,per intenderci, dov’era la “barra” della dogana -, uno dei tanti scavi per mettere sotto traccia cavi et similia.
Lì dov’è il mercato rionale, divelte le pietre bianche per i lavori relativi, ecco riaffiorare i resti della cinta muraria più antica di Bitonto.
Sì, con tutta probabilità potrebbe trattarsi delle mura medievali, sicuramente precedenti quelle angioine, a supporto dell’ingresso nella nostra città.
Peraltro, la testimonianza più vetusta in bassorilievo del primo nostro stemma, privo ancora di leoni, sulla parete del palazzo adiacente, sta a dimostrare la veneranda (e mirabile) età del contesto.
Domani, con tutta probabilità, si terrà il sopralluogo degli ispettori della Soprintendenza per valutare il valore archeologico del rinvenimento.
Non ci resta che aspettarne l’esito.