Poco meno di 39mila veicoli registrati al Pubblico registro automobilistico (Pra), ancora in lieve ma costante e continuo aumento negli ultimi anni ma, per fortuna, scende il numero delle macchine che inquinano.
L’Automobile club d’Italia (Aci) ha pubblicato il solito e annuale rapporto che fotografa la situazione dei veicoli – non solo autovetture – nello Stivale e si tratta di numeri utili che possono spingere le amministrazioni locali ad adottare provvedimenti sulla mobilità e sulla viabilità. Dati alla mano, allora, Bitonto si conferma una città dove la presenza dei veicoli – al netto del numero di famiglie e abitanti – è elevato ma non è una novità in quanto, più e più volte in passato, l’ex comandante della Polizia locale, Gaetano Paciullo, lo ha evidenziato e ne ha lanciato l’allarme. Entrando nello specifico, nel 2022 sono stati 38.587 i veicoli registrati al Pra, con un incremento dell’1,08 per cento rispetto al 2021 (erano 412 in meno, quindi 38.475) e praticamente 1.000 più del 2020, quando erano 37.591. L’incremento maggiore riguarda il numero delle autovetture (ben 191 in più, per un totale di 30.085), dei motocicli (92 unità in più e quindi 3.586 complessivamente) e degli autocarri, mentre è sceso quello degli autobus e dei motocarri.
Notizie leggermente positive arrivano dal fronte inquinamento in quanto, l’anno passato, sono aumentati i veicoli appartenenti alla classe ambientale euro 5 (4.884, ben 260 in più), e soprattutto euro 6 (sono 6.013), mentre scendono soprattutto quelli in classe 4 (-113), 3 (-270) e classe 2 (-210). Vista la presenza di un elevato numero di veicoli al cospetto di una mobilità sostenibile che è sempre al palo, Bitonto soffre da anni il problema del parcheggio e a renderlo ancora più delicato è (anche) l’assenza di un parcheggio sotterraneo e il fallimento del progetto Park&Ride in via Messeni. Sul primo, l’assessore alla Polizia locale, Cosimo Bonasia, ha manifestato l’idea di realizzarne uno in piazza Marconi, mentre sul secondo ci sarebbe la possibilità di metterlo a disposizione delle strutture ricettive e dei loro clienti. Senza dimenticare la volontà di ridisegnare completamente tutta la mobilità sostenibile cittadina, attraverso il fondamentale Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), legato a quello metropolitano e inserirci anche un nuovo Piano del traffico, con l’attuale è vecchio di decenni.