«Il grado di civiltà di un popolo si giudica dalle arti e dalle scienze che esso coltiva, ma ancor più dalle cure ch’esso ha della gioventù per la formazione del carattere!».
Ne è convinto Vito Masciale, segretario provinciale di Snals Puglia, il Sindacato Nazionale Autonomo dei Lavoratori della Scuola, e autore, domenica scorsa, di una riflessione, pubblicata sulle pagine di Repubblica, sulla scuola, sulle sue problematiche e sulle problematiche che riguardano il lavoro del personale scolastico.
Masciale parte con lo smentire quella visione errata che vede i tre mesi estivi come un lungo periodo di ferie per il personale scolastico. In questi tre mesi, infatti, sia il personale amministrativo che il corpo docenti lavora «a ritmo serrato» per preparare il nuovo anno scolastico: «La scuola quale servizio pubblico non conosce sosta».
Dopo questa breve introduzione, si passano poi al setaccio quelle che sono state le problematiche di quest’ultimo anno scolastico, in cui le famiglie che si sono avvicinate per la prima volta al mondo della scuola hanno dovuto affrontare la questione vaccinazioni: «I vaccini sono un fondamentale strumento di prevenzione sanitaria primaria: in discussione, a livello politico, sono solo le modalità migliori attraverso le quali proporli alla popolazione. Rimane pur sempre una battaglia di amore verso i più piccoli».
Dopo la parentesi sui vaccini, il sindacalista passa a discutere di bullismo e cyber-bullismo nei confronti di alunni e professori: «La scuola non può restare insensibile a tutto questo. Le forze dell’ordine hanno registrato molte denunce per episodi di violenza che hanno visto genitori e alunni aggredire docenti e dirigenti. Lasciamo a sociologi, psicologi e pedagogisti la chiave di lettura del fenomeno, che poi ovviamente va sempre contestualizzato e umanizzato. Le regole vanno rispettate. La scuola educa a questo, è un luogo dove si educa a conoscere i propri diritti e i mezzi legittimi per difenderli e tutelarli, ponendosi nelle condizioni di ascolto e di dialogo per crescere e far crescere».
«Ciò che si riceve dalla scuola – continua Masciale – non è solo un insieme ben strutturato di conoscenze, che permetteranno domani di essere bravi cittadini e valenti professionisti, ma anche la capacità di guardare, di osservare, di smontare e rimontare in continuazione la realtà che ci circonda. La capacità di analizzare e quindi di argomentare, di costruire le proprie opinioni sulla realtà, secondo un metodo coerente».
«È risaputo che l’ignoranza grida, ordina, prevarica, ma non sa dimostrare. Domani il nostro paese sarà nelle mani dei nostri giovani. Toccherà a loro cambiare le cose. Questo lo potranno fare solo se saranno consapevoli e orgogliosi della cultura che avranno ricevuto nelle aule della scuola italiana» conclude quindi il segretario Snals, augurando a tutti un buon periodo estivo.