«?ll’inizio non ci potevamo credere. Putin stava invadendo davvero? Fu un tragico choc». Le stesse frasi, con lo stesso stupore, le medesime parole di drammatica impotenza, che ci esprimevano gli abitanti di Kiev due anni fa le sentiamo ripetere adesso nella regione di Kharkiv tutte le volte che chiediamo di ricordare quelle prime ore di guerra. «Se ne parlava da mesi in verità. Ma nessuno ci credeva, neppure Volodymyr Zelensky, che pure gli americani avevano messo in guardia. Alla peggio si riteneva che Putin intendesse completare l’occupazione del Donbass iniziata con la guerra del 2014, certamente non prendersi l’intera Ucraina!», ricordava due settimane fa un colonnello delle artiglierie incontrato sulle trincee di Kupiansk, qui nell’est del Paese.
Due anni dopo l’aggressione russa della Ucraina, su proposta del direttore Mimmo Larovere, la redazione di Primo Piano ospiterà per tre settimane, dal 1° al 23 marzo, un reportage fotografico sul flusso migratorio dei cittadini ucraini verso la Polonia. Gli scatti di questo reportage sono frutto dell’immersione in questo flusso, ordinato nel suo disordine.
Raccolte nel corso di un’esperienza bimestrale di volontariato, le foto documentano una realtà spesso ignorata nelle guerre o considerata solo come una sua inevitabile conseguenza: l’esodo dei profughi. L’obiettivo è la messa a fuoco del movimento immigratorio umanizzandone la percezione, spesso condizionata più dalla dimensione di massa del fenomeno che dalla nostra sensibilità per il destino dei singoli. Questi scatti ci portano il più vicino possibile all’azione, per catturare gli stati d’animo dei viaggiatori che attraversano le frontiere di Zosin e Do?hobyczów e il centro di prima accoglienza Hosir di Hrubieszów.
L’inaugurazione avverrà venerdì 1° marzo alla presenza dell’autore Daniele Mastrolitti. Nato a Bari, da sempre appassionato alla fotografia dopo averla scoperta durante un viaggio in Finlandia nel 2015, a partire dal 2020 avvia una collaborazione, ancora attiva, con Crutch Records curando l’immagine dei suoi artisti. E così, dopo essersi dedicato a lungo alla fotografia paesaggistica, si affaccia alla ritrattistica e alla pratica sinestetica che lega fotografia e musica. Appassionato di lingue straniere, si laurea in russo a febbraio 2022 presso l’Università di Bari per poi partire alla volta della Polonia, dove presta servizio volontario in un centro di accoglienza. Nel corso di questa esperienza umanitaria si approccia alla fotografia documentaria: nasce così il progetto “Il crocevia”.
Ad approfondire l’argomento enorme e, spesso, indecifrabile che è la Russia, il suo sconfinato territorio, le tradizioni e le contraddizioni, le speranze e le attese, fino ad indagare, attraverso le immagini scattate sul luogo, gli sconvolgimenti migratori dei cittadini ucraini verso la Polonia e le conseguenze dell’invasione del 24 febbraio 2022, ci sarà il prof. Alberto Maiale, docente di filosofia e storia presso il Liceo Scacchi di Bari. Sono previste visite guidate per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado dell’area metropolitana di Bari e attività laboratoriali da svolgere in redazione.