Convento sant’Agostino? Il Comune chiama a raccolta gli imprenditori e/o tutti coloro che hanno a che fare con le attività turistiche, culturali e di accoglienza.
Succede che da corso Vittorio Emanuele hanno pubblicato, nelle scorse ore, un Avviso pubblico per la concessione a uso gratuito per ben 50 anni della storica struttura situata accanto alla chiesa di sant’Egidio.
Tutto nasce, in realtà, a fine giugno, quando da Palazzo Gentile – dopo alcuni tentativi a vuoto di chiamata alle armi di qualche privato – hanno in mente un’altra idea per ridare vita e dignità al centralissimo immobile cittadino, da anni in preda all’abbandono, al degrado e all’incuria più totale (clicca qui per articolo https://bit.ly/2SOiTcN).
Candidarlo all’interno di un vastissimo progetto di valorizzazione di immobili pubblici di pregio storico-artistico e paesaggistico chiamato “Valore Paese- dimore”, e in modo particolare in una rete denominata “Cammini e percorsi”, che punta invece al recupero e riuso di beni situati lungo itinerari storico-religiosi e ciclopedonali. E promossa da vari enti, tra cui il ministero dei Beni culturali, quello ai Trasporti, l’Anas e le Regioni.
E situazione che potrebbe permettere al già Convento bitontino di diventare una struttura di ricezione alberghiera, o di ristorazione, vendita di prodotti tipici a km 0, oppure un ufficio promozione turistica, o anche tanto altro.
Sette mesi dopo, allora, ecco arrivare i primi passi. Il Bando ad hoc. L’Avviso pubblico.
Gli offerenti hanno tempo fino alle 12 del 2 aprile per inoltrare domanda. Innanzitutto, per poter concorrere, i soggetti dovranno certificare la conoscenza del bene (in alternativa, si può effettuare un sopralluogo entro il 28 marzo, ma da prenotare entro una settimana prima), e possono prendere parte persone fisiche, imprese individuali, società commerciali, società cooperative, associazioni, fondazioni, consorzi ordinari di concorrenti di cui all’art. 2602 c.c. costituiti o costituendi, consorzi stabili costituiti anche in forma di società consortili ai sensi dell’art. 2615-ter c.c., consorzi fra società cooperative di produzione e lavoro costituiti a norma della legge 25 giugno 1909 n. 422 e del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 14 dicembre 1947 n. 1577, consorzi tra imprese artigiane di cui alla legge 8 agosto 1985 n. 443.
All’interno del plico dovranno essere inserite, a pena di esclusione, tre distinte buste sigillate sui lembi di chiusura e riportanti l’intestazione del mittente: – una busta con dicitura “A – Documentazione amministrativa”; – una busta con dicitura “B – Proposta progettuale – Lotto UNICO”; – una busta con dicitura “C – Offerta economico-temporale – Lotto UNICO”.
Per ulteriori informazioni, circa anche la modalità di spedizione del plico e su tutto quello che c’è da allegare, basta andare sul sito Internet del Comune (www.comune.bitonto.ba.it) e fare riferimento alla sezione “Albo pretorio on-line”.