Smarrisce
le chiavi della propria auto, ed è costretto a pagare 40 euro per
riaverle.
È la
vergognosa vicenda accaduta a Filippo (ovviamente nome di fantasia)
poco più di una settimana fa, ma venuta a galla soltanto ieri
l’altro.
I
fatti.
Filippo parcheggia la macchina a due passi dalla propria abitazione, in via
Alessandro Manzoni, in pienissimo centro all’ora di pranzo.
Rientra
in casa ma si accorge quasi subito che qualcosa non va. Si rende
conto di non avere con sé le chiavi dell’auto e di averle smarrite e
lasciate nella toppa della utilitaria.
Scende
per strada e realizza che non ci sono più neanche lì.
Rubate
naturalmente.
L’uomo,
allora, si rivolge a tutti coloro che affollano via Manzoni in quel
momento, ma nessuno ha visto né chiavi né chi se ne è appropriato.
All’improvviso,
però, la svolta: all’ennesima persona “interrogata”, le chiavi
spuntano. Ci sono, però per riaverle Filippo deve pagare 50 euro.
No,
non è uno scherzo. Ha capito bene: proprio 50 euro.
Lui,
naturalmente, non ha alcuna intenzione di cedere ma le trattative
sono inutili. E deve desistere. E, purtroppo, sborsare 40 euro.
Già,
aver “risparmiato” 10 euro. La sua sola unica soddisfazione in
una mattinata da incubo.
Finito?
Niente affatto, perché le chiavi gli vengono restituite avvolte in
alcuni piccoli panni. L’obiettivo è chiaro: il ladro non vuole
lasciare le proprie impronte digitali.
Oltre
al danno anche la beffa. E la consapevolezza che alla vergogna non
c’è mai davvero fine.