Quarantaquattro interventi nei prossimi tre anni, di cui 34 già finanziati e con spese previste per il 2023. La giunta comunale ha licenziato il Piano triennale dei lavori pubblici, che promette di cambiare sino al 2025 il volto della città dell’olio e delle frazioni di Palombaio e Mariotto. Quasi 50 milioni di euro l’importo complessivo, di cui il 64 per cento (ovvero circa 32 milioni) per interventi già da iniziarsi in quest’anno. In particolare, quelli finanziati con risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e altri fondi vincolati per legge (regionali o della Città metropolitana), che costituiscono il tesoretto più cospicuo: oltre 25 milioni, ovvero la metà dell’intero piano. Somme più modeste per il 2024 (“soli” nove milioni e 400mila euro) e il 2025 (8 milioni e 400).
Spulciando l’elenco, ci si concentra sulla voce “impianti sportivi” per i quali si procederà al recupero del “N. Rossiello”, sia attraverso gli impianti già esistenti sia con la realizzazione di nuovi; alla palestra (la prima storica a Mariotto) nella scuola don “Tonino Bello”. Molto corposo (oltre 12 i milioni di euro impegnati) anche il capitolo riguardante gli edifici scolastici, dove emerge il progetto “Pinqua – dalla scuola dell’infanzia pubblica al verde urbano” e la realizzazione di un nuovo polo per l’infanzia in via Domenico Urbano e la nuova scuola “Modugno-Rutigliano”.
Da Palazzo Gentile la volontà è quella di mettere mano ai cimiteri di Bitonto e delle frazioni con la creazione di nuovi loculi e interessante è anche tutta la serie di voci riguardanti gli immobili comunali: con oltre 150mila euro si darà un restyling all’archivio di via Dossetti nonché la volontà di creare un varco all’ingresso della sede comunale su corso Vittorio Emanuele e il rifacimento con relativa messa in sicurezza degli esterni del Torrione angioino. Presente anche la riqualificazione di tutto il tratto di via Solferino e via Castelfidardo e la manutenzione, la nuova vita del “Paolo Borsellino”, il nuovo canile comunale con un progetto di oltre un milione di euro e la velostazione alla stazione centrale della Ferrotramviaria.
«Non si tratta di un libro dei sogni – è la voce dell’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Santoruvo – ma un qualcosa di ampiamente concreto che guarda ai bisogni reali dei cittadini e alla somma stanziata bisogna aggiungere altri 20 milioni di euro di risorse già messe in campo».