È partita, in tutta Italia, la campagna #città30subito promossa da tante associazioni per chiedere una legge quadro nazionale che istituisca il limite di velocità di 30 km/h nelle strade urbane per migliorare non solo la sicurezza stradale, ma anche la vivibilità di città sempre più congestionate da un numero elevatissimo di veicoli.
Come si legge nel vademecum “Città 30”, si tratta di «un modello per contrastare gli squilibri causati da politiche non lungimiranti che non hanno saputo bilanciare l’uso dei mezzi motorizzati privati con gli elementi connettivi dei centri urbani e la promozione dell’utilizzo dei mezzi pubblici e della mobilità pedonale e ciclistica».
A portare avanti la campagna a Bitonto, tra gli altri, Vito D’Alessandro (Pd), intenzionato a portare la sua proposta a Palazzo Gentile. Per promuovere l’iniziativa individua, come simbolo, piazzale Martin Luther King, incrocio che collega via Michelangelo, via Nicola Fornalli e via Santoro, dove è ubicato l’ingresso della chiesa di Cristo Re Universale. Un incrocio che, in passato, è stato luogo di incidenti letali (l’ultimo nel 2012 che costò la vita ad un ventiduenne di Palo del Colle): «Ho scelto questo incrocio perché risulta essere, secondo il Piano della Mobilità Sostenibile, un punto che ha registrato incidenti mortali, ma anche perché è una strada che presenta notevoli punti sensibili come una scuola dell’Infanzia, una Chiesa e un Presidio Territoriale Assistenziale».