È stata necessaria una tirata d’orecchie da parte dei consiglieri comunali di centrodestra per riaprire alla circolazione stradale di veicoli e pedoni ad un senso di marcia il tratto di strada di via Solferino chiuso al traffico dal 20 novembre dello scorso anno, quando si è verificato il crollo del muro di contenimento prospiciente la Lama Balice.
“I lavori di messa in sicurezza sono terminati da oltre un mese e non si avevano notizie sulla data effettiva di riapertura di via Solferino fino a quando abbiamo depositato una interrogazione urgente per sollecitare la giunta comunale a svegliarsi dal torpore in cui versa da oltre otto mesi”. Così i consiglieri comunali Domenico Damascelli, Francesco Toscano, Carmela Rossiello, Ivan Lorusso, Onofrio Altamura firmatari di una interrogazione scritta, a cui è seguita una conferenza stampa degli amministratori del centrosinistra.
“A fine gennaio sindaco e assessore ai lavori pubblici avevano annunciato che, dopo qualche giorno, sarebbe stato riaperto ad un senso di marcia il tratto interessato dal crollo, ma, sino a quando non siamo intervenuti, erano rimasti soltanto annunci non rispettati”, attaccano dal centrodestra.
“I rappresentanti del governo locale il 28 febbraio in una articolo dal titolo “Via Solferino, riapertura ancora lontana, Ricci: manca la segnaletica verticale”, non hanno comunicato la data di riapertura, giustificando la loro inerzia con la non disponibilità dei cartelli stradali. Ma, il giorno dopo, guarda caso dopo le nostre sollecitazioni, la segnaletica non mancava più. E sapete di cosa si trattava? Tre cartelli e un palo, che non venivano collocati, nonostante fossero passati oltre tre mesi dalla chiusura e un mese dalla fine dei lavori”, dichiarano i consiglieri di opposizione.
“Tra l’altro, insieme alla riapertura, a detta della giunta comunale, doveva avvenire anche la riorganizzazione di via Chiancariello nel senso di marcia opposto a quello di via Solferino, ciò che, in realtà, sino ad ora non è ancora avvenuto. Come al solito, approssimazione e superficialità nel gestire anche piccole situazioni facilmente risolvibili”.
Inoltre, ancora non ci sono relazioni sulle condizioni strutturali di tutto il muro di cinta dell’alveo del Tiflis e su un progetto di riqualificazione generale e definitivo per il ripristino dello stato originario dei luoghi, superando la fase provvisoria con la eliminazione delle piramidi egizie”, concludono i rappresentanti delle forze politiche e civiche di centrodestra Damascelli Sindaco, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Patto Comune, Azione Civica, Onda Civica, Uniti per Bitonto.