È stata pubblicata ieri, presso l’Albo Pretorio, la Deliberazione della Giunta comunale n. 180 del 17 Settembre 2018 che ha ad oggetto la conclusione del procedimento di revoca delle concessioni cimiteriali a Bitonto e Frazioni.
La delibera, che ha attuato gli indirizzi fissati dalla precedente Deliberazione di Giunta Comunale n. 265 del 20 Dicembre 2017, prendendo atto di quanto esposto in premessa, ha dato mandato al Responsabile del Servizio Demografico di concludere il procedimento di revoca delle concessioni cimiteriali specificate nella determinazione dirigenziale n. 290 del 13/03/2018.
Ha inoltre stabilito come ulteriore indirizzo, che, laddove gli interessati abbiano richiesto la riconcessione dello stesso ossario oggetto di revoca, sia concessa loro la facoltà di ottenere una nuova concessione per un ulteriore periodo di 30 anni dalla data di stipula dell’atto di concessione.
Il provvedimento si è reso necessario dopo aver preso atto della grave e perdurante insufficienza di loculi ed ossari per le ordinarie sepolture e dell’insufficienza dei cimiteri, avviando e quindi concludendo il procedimento di revoca delle concessioni cimiteriali per le quali siano trascorsi cinquanta anni dalla data di tumulazione, alla luce della normativa e della giurisprudenza vigente.
L’assessore ai servizi demografici e servizi cimiteriali, Dr.ssa Marianna Legista spiega le motivazioni dell’atto di Giunta, e fa alcune precisazioni sulle Frazioni:
« Gli indirizzi di questo provvedimento, chiariti nella delibera 265 dello scorso dicembre, prevedono che:
a) i resti ossei delle salme estumulate dai loculi, qualora i concessionari o eredi del defunto, entro 60 giorni dalla data di affissione dell’avviso, non abbiano manifestato una diversa volontà, siano deposti in idonee urne, con apposizione di targhetta di riconoscimento riportante i dati identificativi del defunto ed il numero del loculo e/o ossario di provenienza, e depositati nell’ossario comunale;
b) la facoltà per i familiari dei concessionari di loculi oggetto di revoca, di chiedere la concessione in uso di un ossario, per un ulteriore periodo sino al limite massimo di 99 anni dalla data di tumulazione, previo pagamento dei diritti di concessione vigenti, con esenzione delle tariffe per le operazioni cimiteriali; i predetti ossari, messi a disposizione dall’Amministrazione in base alle disponibilità esistenti, saranno assegnati dal basso verso l’alto, edicola dopo edicola, secondo l’ordine cronologico di data di decesso;
c) i resti mortali contenuti negli ossari oggetto di revoca siano depositati nell’ossario comunale, salvo diversa destinazione richiesta dai familiari.
Successivamente alla delibera d’indirizzo, con la determina dirigenziale n. 290 del marzo scorso, si è dato avvio al procedimento di revoca delle concessioni dei loculi e degli ossari ubicati nei Cimiteri del Centro Urbano e Frazioni individuati negli elenchi allegati. Trascorso il periodo di pubblicazione di due mesi (dal 27 Marzo 2018 al 26 Maggio 2018) e non essendoci state osservazioni si procederà con l’estumulazione di ciò che risulta pubblicato e la liberazione di loculi e ossari oggetto del presente provvedimento.
Si è preso atto che nel termine prescritto di 60 giorni, sono pervenute al Servizio Demografico complessivamente n. 8 richieste di concessione ossari per ricondizionamento di salme depositate in loculi oggetto di revoca e n. 19 richieste di nuova concessione degli stessi ossari, oggetto di revoca, ove sono già depositati i resti mortali dei congiunti;
e si è dunque ritenuto di dover dare facoltà agli interessati, che hanno fatto richiesta di riconcessione dello stesso ossario (in considerazione dell’esiguità del numero delle richieste rispetto al numero complessivo degli ossari da liberare), di stipulare una nuova concessione per ulteriori 30 anni.
Per quanto concerne in particolare le due Frazioni, si procederà all’estumulazione di 75 loculi a Mariotto, oltre agli ossari (una decina) e 24 loculi a Palombaio, oltre agli ossari (dati ufficio servizi cimiteriali).
Infine, una precisazione. Alcuni mesi fa, in un incontro tenutosi a Mariotto, alcuni residenti mi hanno chiesto i motivi per cui erano previste le costruzioni di nuovi loculi a Bitonto e solo le revoche a Mariotto e Palombaio. Vorrei ribadire che la priorità data a Bitonto è legata al fatto che ci sono ancora una settantina di prestiti.
Mi sono impegnata, per le Frazioni, sulla ristrutturazione degli immobili, (locale del custode, cappella e bagni) e confermo che questi lavori saranno messi a bando entro dicembre 2018, e che per i lavori, considerando pratiche e tempi burocratici, si inizierà nel 2019. Quindi, la considero una promessa mantenuta. A Palombaio i tempi saranno presumibilmente più lunghi, perché mentre a Mariotto c’è già la disponibilità di capitoli di anni precedenti, con somme già accantonate, per Palombaio solo una parte è già stata accantonata, e giacché qui si è voluto investire di più, occorre aspettare che si crei quel piccolo portafoglio per offrire un servizio migliore. Senza sbilanciarmi troppo in promesse, ritengo che per il 2019 si potrà costruire una nuova edicola a Palombaio e a Mariotto, oltre alle revoche e alla ristrutturazione che andrà a bando.
Quanto, poi, alla questione delle luci votive, è stata fatta una richiesta dalla Quinta Commissione sull’utilizzo delle lampade a led, dovrò portarla in regolamento al consiglio comunale per l’approvazione, e soltanto allora potrei dare l’ok al servizio temporaneo dell’utilizzo delle lampade a led. Sto cercando di capire come svolgere al meglio un servizio di fornitura esterna, per offrire la più alta qualità possibile al cittadino, in tutti e tre i cimiteri di Bitonto, Palombaio e Mariotto. Si sta pensando ad un bando, o un project con un servizio a terzi, ma le attività burocratiche sono lunghe, e si rischia di andare incontro allo spegnimento totale del cimitero. Il singolo cittadino potrà utilizzare la lampada a pile a costo proprio, e dovrà provvedere a sostituirla lui stesso senza manomettere l’impianto elettrico. Per fare questo occorre attendere l’ok del consiglio comunale, prima no, poiché ad oggi noi non siamo ancora i gestori dell’impianto elettrico ».