Bitonto è il Comune con il più alto tasso di soggetti a rischio vulnerabilità sociale e materiale della provincia di Bari. A dirlo è la Regione Puglia nell’analisi dei dati Istat diffusi a corredo del Piano per la casa e per l’abitare.
La fotografia è del 2021 ed emerge come la città dell’olio e del sollievo abbia una elevata percentuale di famiglie esposte a tutti quei fattori di rischio che determinano i livelli di benessere: problemi causati dall’assenza di reddito alle situazioni di disagio assistenziale, per arrivare alle situazioni di grave affollamento. Dai dati che arrivano da Palazzo Gentile, infatti, emerge come nel 2021 la percentuale di aiuti chiesti ai Servizi sociali e presi in carico e riguardanti nuclei a rischio emergenza abitativa era circa il 10 per cento. Ancora peggio nel 2022, quando la percentuale sale al 12 per cento. C’è un dettaglio però da aggiungere: il dato di due anni fa risente della sospensione degli sfratti causa Covid 19. Il problema non nasce ieri (da ricordare come il Comune, con la prima amministrazione di Michele Abbaticchio e Francesco Scauro assessore ai Servizi sociali, ha attivato un Avviso Pubblico rivolto a soggetti privati che avevano immobili vuoti da adibire ai bisognosi con il fitto pagato dall’Ente per 18 mesi), ma non è di semplice risoluzione, soprattutto per i singoli enti locali.
«Abbiamo necessità – le parole di Silvia Altamura, assessore al Welfare – di incrementare i servizi di pronta accoglienza del nostro territorio e di sviluppare una politica abitativa che consenta di superare le barriere all’autonomia. Rispetto agli interventi che metteremo, stiamo lavorando per incrementare i centri di ascolto e la rete per la presa in carico delle povertà, anche attraverso il coinvolgimento della rete delle realtà parrocchiali presenti in modo capillare sul nostro territorio. Abbiamo inoltre candidato un progetto di coabitazione sociale per sperimentare sul nostro territorio anche questa forma di supporto all’emergenza abitativa e di contrasto all’isolamento sociale e anche un altro progetto al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per la creazione di una stazione di posta che rappresenterà una “centrale operativa ” su tutti gli interventi di pronto intervento sociale e di pronta accoglienza delle persone in grave difficoltà. Inoltre a breve pubblicheremo un avviso per individuare persone in situazione di fragilità da avviare a tirocini di utilità sociale, per supportare le famiglie promuovendo la loro autonomia».