Il rischio è davvero molto alto, ma nulla è ancora definitivo. Anche i bitontini, come tanti altri pugliesi, potrebbero ritrovarsi una Tari, la tassa sui rifiuti, più alta rispetto all’anno scorso?. E perché? Lo spauracchio è la famigerata discarica “Martucci” di Conversano, sulla quale c’è anche un processo in corso. Ma, nonostante, tutto, continua a essere l’ago della bilancia di una delicata questione ambientale nella Regione Puglia.
I fatti. Succede, infatti, che nelle ultime ore, si è alzata una levata di scudi dei sindaci del tacco d’Italia contro l’incremento, del circa il 20 per cento, delle tariffe degli imprenditori privati che gestiscono le discariche, che si giustificano richiamando i maggiori costi dovuti all’aumento dei controlli e alle spese fisse per la manutenzione di impianti ad “alta tecnologia“. La questione è, in realtà un’altra, e vecchissima: l’assenza di impianti pubblici dove scaricare i rifiuti. Per colpa di questo grave vulnus, allora, i pochi privati che gestiscono le discariche possono pretendere qualsiasi cifra, come accade per esempio ai comuni della Città Metropolitana di Bari che conferiscono nell’impianto di Conversano, come in parte Bitonto. Qui i gestori hanno comunicato una nuova tariffa che sarà di 154 euro (più il 10 per cento di IVA) a tonnellata, con un aumento netto attorno ai 20 euro a tonnellata. Questo nonostante il fatturato dell’azienda sia schizzato dai 22milioni e mezzo di euro del 2015 ai 27 milioni e mezzo dell’anno successivo.
Il grido di dolore dei primi cittadini diventa un attacco alla Regione. “È ora che ciascuno si assuma le proprie responsabilità, per riuscire a chiudere definitivamente il ciclo dei rifiuti in Puglia, senza perdere altro tempo – si legge nella nota diffusa dall’Associazione nazionale dei Comuni italiani, l’Anci dell’Anci – chiediamo che vengano subito realizzati gli impianti pubblici di cui si parla da anni, ma senza riscontri concreti. Siamo in attesa di risposte in merito al Piano regionale per la gestione dei rifiuti urbani, su cui pure avevamo proposto le nostre osservazioni, puntuali e circostanziate, provenienti dai territori; ad oggi nessun riscontro, nonostante gli impegni assunti”.
Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto e vicesindaco della Città metropolitana di Bari lancia l’allarme su un altro preoccupante fenomeno: “Dai Comuni chiedono sempre più spesso l’intervento delle guardie metropolitane nel monitoraggio del territorio perché è aumentato il conferimento illegittimo in discariche non ufficiali e dietro tutto ciò può esserci l’ombra dell’ecomafia”.
Il Comune: “Cercheremo di non aumentare nulla”. Ma cosa faranno, in effetti, da Palazzo Gentile? L’assessore al Bilancio, Domenico Nacci, ai nostri taccuini commenta che si sta lavorando alacremente sulla questione: “Su tutto quello che dipende da noi staremo ben attenti a non aumentare nulla. L’attenzione maggiore la stiamo prestando alle vicende discarica di Conversano che vede 21 comuni interessati loro malgrado. Confidiamo in notizie non troppo cattive, e lavoreremo per calmierare il più possibile gli effetti negativi di un concreto possibile aumento di costo di smaltimento”.