Ricorso al Tribunale amministrativo regionale.
In attesa di capire come il Comune intenda risolvere – definitivamente – la questione lampade votive al cimitero, scoppiata quasi un anno e mezzo fa (tutto, infatti, ha inizio a febbraio 2018 https://bit.ly/2HYPBlu), la battaglia legale tra Palazzo Gentile e la ditta Cuoccio – vecchio gestore del servizio – va avanti e si arricchisce di un nuovo capitolo.
Con apposita delibera di Giunta, infatti, da corso Vittorio Emanuele hanno deciso di ricorrere al Tar pugliese contro il già concessionario per alcune precise motivazioni.
Queste. Da un lato “accertamento del diritto del Comune a ottenere tutta la documentazione utile per la verifica dell’andamento del rapporto concessorio e quantificare l’esatto corrispettivo dovuto al Comune ai sensi dell’art. 8 del Capitolato di concessione”. Dall’altro “la condanna della ditta al pagamento della somma di € 59.252,66 a titolo di corrispettivo quantificato, oltre le somme ulteriori che saranno accertate in corso di causa, gli interessi moratori, la rivalutazione monetaria, e il risarcimento del danno derivante dall’inadempimento contrattuale”. E, ancora, “la condanna alla restituzione degli impianti di erogazione del servizio pubblico di illuminazione votiva”.