Lo ha fatto uno per tutti. Francesco Acquafredda ha preso carta e penna – anzi, ormai tastiera e mouse – e, a nome dei tifosi del Bitonto calcio, ha scritto al dottor Domenico Nacci, assessore allo sport, una lettera appassionata, con la quale, sostanzialmente, chiede all’amministrazione di dare informazioni ufficiali sulla questione Stadio “Città degli Ulivi”. Rhchiesta legittima, indubbiamente.
Il cittadino, con l’intento di “non fomentare polemiche futili che andrebbero solo a scapito della cittadinanza, del Comune e della società”, chiede di avviare “un dibattito civile e amichevole”, perché “la possibilità, sempre meno remota, che la nostra squadra di calcio riesca ad approdare nella lega professionistica di serie C sarebbe un’occasione da afferrare al volo: possiamo solo immaginare gli innumerevoli risvolti positivi che questo successo sportivo avrebbe sull’immagine della Città, delle istituzioni locali”
“Lei ha più volte espresso il suo interesse alla causa calcistica bitontina, riconoscendo durante la sua direzione, le ambizioni sportive del presidente Rossiello. Oltre ad indossare le vesti di tifoso, ricopre un ruolo importante nella giunta comunale. Da tifoso prima che da assessore, si è lasciato immortalare in uno scatto assieme al nostro bomber Patierno, bitontino doc, in occasione di un sopralluogo allo stadio coadiuvato da una squadra di ingegneri e tecnici. Successivamente, ha reso pubblica l’esigenza di avviare una sequenza di lavori con annesse spese per la ristrutturazione dello stadio. Ergo, abbiamo appreso che l’esborso per affrontare queste spese straordinarie valgono circa 150.000 E. Pare certo, però, che la struttura sarà privata di una palestra, di una segreteria e vedrà il settore della gradinata scoperta destinato a noi tifosi di casa ridimensionato, causa sediolini, mentre ci apprestiamo ad affrontare una categoria nuova e più difficile, dove il sostegno di una più ampia tifoseria potrà dimostrarsi decisivo nel corso della prossima stagione.
Dando per scontato che la curva, già acquistata dallo scorso agosto, venga finalmente montata, chiediamo di aggiungere alla lista dei lavori da svolgere un’altra curva da destinare agli ospiti, in modo tale che noi, sostenitori di casa, possiamo usufruire dell’intera gradinata scoperta”. E, dopo aver snocciolato alcune soluzioni alternative, conclude: “Le chiediamo, dunque, di accelerare la tempistica burocratica, poiché, in questo frangente, il tempo non è nostro alleato. L’eventualità di giocare fuori non ci sfiora minimamente. L’unica opzione accettabile è quella di giocare nella nostra Bitonto, tenendo bene a precisare che l’esigenza di possedere un impianto sportivo adeguato rappresenta un diritto per la nostra comunità e un’occasione di pubblicità per la nostra città”.