“Sono 162 le nuove diagnosi di HIV/AIDS notificate al Sistema di Sorveglianza regionale nel 2019” dice la prof.ssa Maria Chironna, responsabile della sorveglianza nell’ambito dell’OER Puglia e che ha curato l’analisi dei dati in Puglia nel report 2020.
Di queste diagnosi, solo 159 riguardano residenti in Puglia, il 21,6% (tradotto in numero, 35) è stato segnalato dal centro di Lecce, il 19,8% (cioè in numero 32) dal Policlinico di Bari e il 19,1% (cioè in numero 31) dal centro di Taranto.
“Nonostante il Covid19, i dati sono stati puntualmente forniti e rivelano che anche in Puglia, come in Italia, si osserva una riduzione delle nuove diagnosi e ciò grazie alle terapie altamente efficaci che azzerano la carica virale nei soggetti infetti. Questi soggetti, se effettuano la terapia, non sono più in grado di contagiare altre persone. L’infezione si trasmette quasi esclusivamente per via sessuale e riguarda soprattutto maschi al di sotto dei 30 anni”.
La diminuzione dell’incidenza delle diagnosi di infezione da HIV ha interessato nel 2019 tutte le province pugliesi a cominciare da Bari con 3,0 casi su 100.000 residenti e a seguire BAT con 3,1 su 100.000 e Foggia con 3,7 su 100.000. Le uniche province a rimanere escluse da questa diminuzione sono state Brindisi con 5,9 casi su 100.000 residenti e Taranto con 5,7 su 100.000.
“Rilevante la quota di maschi che contrae l’infezione -infatti solo il 16,4% nel 2019 sono le diagnosi su soggetti femminili- attraverso rapporti sessuali con altri maschi (MSM). Rimane ancora, purtroppo, alta la percentuale di persone che scopre tardi di aver contratto l’infezione e che non accede tempestivamente alle terapie continuando ad alimentare la circolazione del virus”.
Soprattutto quest’anno, si è registrato un ritardo di notifica della diagnosi su piattaforma web del Sistema di Sorveglianza regionale.
“È fondamentale continuare a promuovere una capillare e corretta informazione sull’HIV così come garantire il testing, gratuitamente e tempestivamente, per scoprire l’infezione presso tutti i centri preposti della regione Puglia.”
“Sono 162 le nuove diagnosi di HIV/AIDS notificate al Sistema di Sorveglianza regionale nel 2019” dice la prof.ssa Maria Chironna, responsabile della sorveglianza nell’ambito dell’OER Puglia e che ha curato l’analisi dei dati in Puglia nel report 2020.
Di queste diagnosi, solo 159 riguardano residenti in Puglia, il 21,6% (tradotto in numero, 35) è stato segnalato dal centro di Lecce, il 19,8% (cioè in numero 32) dal Policlinico di Bari e il 19,1% (cioè in numero 31) dal centro di Taranto.
“Nonostante il Covid19, i dati sono stati puntualmente forniti e rivelano che anche in Puglia, come in Italia, si osserva una riduzione delle nuove diagnosi e ciò grazie alle terapie altamente efficaci che azzerano la carica virale nei soggetti infetti. Questi soggetti, se effettuano la terapia, non sono più in grado di contagiare altre persone. L’infezione si trasmette quasi esclusivamente per via sessuale e riguarda soprattutto maschi al di sotto dei 30 anni”.
La diminuzione dell’incidenza delle diagnosi di infezione da HIV ha interessato nel 2019 tutte le province pugliesi a cominciare da Bari con 3,0 casi su 100.000 residenti e a seguire BAT con 3,1 su 100.000 e Foggia con 3,7 su 100.000. Le uniche province a rimanere escluse da questa diminuzione sono state Brindisi con 5,9 casi su 100.000 residenti e Taranto con 5,7 su 100.000.
“Rilevante la quota di maschi che contrae l’infezione -infatti solo il 16,4% nel 2019 sono le diagnosi su soggetti femminili- attraverso rapporti sessuali con altri maschi (MSM). Rimane ancora, purtroppo, alta la percentuale di persone che scopre tardi di aver contratto l’infezione e che non accede tempestivamente alle terapie continuando ad alimentare la circolazione del virus”.
Soprattutto quest’anno, si è registrato un ritardo di notifica della diagnosi su piattaforma web del Sistema di Sorveglianza regionale.
“È fondamentale continuare a promuovere una capillare e corretta informazione sull’HIV così come garantire il testing, gratuitamente e tempestivamente, per scoprire l’infezione presso tutti i centri preposti della regione Puglia.”
“Sono 162 le nuove diagnosi di HIV/AIDS notificate al Sistema di Sorveglianza regionale nel 2019” dice la prof.ssa Maria Chironna, responsabile della sorveglianza nell’ambito dell’OER Puglia e che ha curato l’analisi dei dati in Puglia nel report 2020.
Di queste diagnosi, solo 159 riguardano residenti in Puglia, il 21,6% (tradotto in numero, 35) è stato segnalato dal centro di Lecce, il 19,8% (cioè in numero 32) dal Policlinico di Bari e il 19,1% (cioè in numero 31) dal centro di Taranto.
“Nonostante il Covid19, i dati sono stati puntualmente forniti e rivelano che anche in Puglia, come in Italia, si osserva una riduzione delle nuove diagnosi e ciò grazie alle terapie altamente efficaci che azzerano la carica virale nei soggetti infetti. Questi soggetti, se effettuano la terapia, non sono più in grado di contagiare altre persone. L’infezione si trasmette quasi esclusivamente per via sessuale e riguarda soprattutto maschi al di sotto dei 30 anni”.
La diminuzione dell’incidenza delle diagnosi di infezione da HIV ha interessato nel 2019 tutte le province pugliesi a cominciare da Bari con 3,0 casi su 100.000 residenti e a seguire BAT con 3,1 su 100.000 e Foggia con 3,7 su 100.000. Le uniche province a rimanere escluse da questa diminuzione sono state Brindisi con 5,9 casi su 100.000 residenti e Taranto con 5,7 su 100.000.
“Rilevante la quota di maschi che contrae l’infezione -infatti solo il 16,4% nel 2019 sono le diagnosi su soggetti femminili- attraverso rapporti sessuali con altri maschi (MSM). Rimane ancora, purtroppo, alta la percentuale di persone che scopre tardi di aver contratto l’infezione e che non accede tempestivamente alle terapie continuando ad alimentare la circolazione del virus”.
Soprattutto quest’anno, si è registrato un ritardo di notifica della diagnosi su piattaforma web del Sistema di Sorveglianza regionale.
“È fondamentale continuare a promuovere una capillare e corretta informazione sull’HIV così come garantire il testing, gratuitamente e tempestivamente, per scoprire l’infezione presso tutti i centri preposti della regione Puglia.”
“Sono 162 le nuove diagnosi di HIV/AIDS notificate al Sistema di Sorveglianza regionale nel 2019” dice la prof.ssa Maria Chironna, responsabile della sorveglianza nell’ambito dell’OER Puglia e che ha curato l’analisi dei dati in Puglia nel report 2020.
Di queste diagnosi, solo 159 riguardano residenti in Puglia, il 21,6% (tradotto in numero, 35) è stato segnalato dal centro di Lecce, il 19,8% (cioè in numero 32) dal Policlinico di Bari e il 19,1% (cioè in numero 31) dal centro di Taranto.
“Nonostante il Covid19, i dati sono stati puntualmente forniti e rivelano che anche in Puglia, come in Italia, si osserva una riduzione delle nuove diagnosi e ciò grazie alle terapie altamente efficaci che azzerano la carica virale nei soggetti infetti. Questi soggetti, se effettuano la terapia, non sono più in grado di contagiare altre persone. L’infezione si trasmette quasi esclusivamente per via sessuale e riguarda soprattutto maschi al di sotto dei 30 anni”.
La diminuzione dell’incidenza delle diagnosi di infezione da HIV ha interessato nel 2019 tutte le province pugliesi a cominciare da Bari con 3,0 casi su 100.000 residenti e a seguire BAT con 3,1 su 100.000 e Foggia con 3,7 su 100.000. Le uniche province a rimanere escluse da questa diminuzione sono state Brindisi con 5,9 casi su 100.000 residenti e Taranto con 5,7 su 100.000.
“Rilevante la quota di maschi che contrae l’infezione -infatti solo il 16,4% nel 2019 sono le diagnosi su soggetti femminili- attraverso rapporti sessuali con altri maschi (MSM). Rimane ancora, purtroppo, alta la percentuale di persone che scopre tardi di aver contratto l’infezione e che non accede tempestivamente alle terapie continuando ad alimentare la circolazione del virus”.
Soprattutto quest’anno, si è registrato un ritardo di notifica della diagnosi su piattaforma web del Sistema di Sorveglianza regionale.
“È fondamentale continuare a promuovere una capillare e corretta informazione sull’HIV così come garantire il testing, gratuitamente e tempestivamente, per scoprire l’infezione presso tutti i centri preposti della regione Puglia.”