Nei giorni scorsi Comune di Bitonto e Asl Bari hanno sottoscritto il nuovo protocollo d’intesa per il servizio di trasporto dei disabili gravi verso strutture riabilitative.
Si tratta di un documento importante e necessario per l’attivazione da parte della Asl della nuova gara per l’individuazione del gestore del servizio, dal momento che l’attuale contratto è in scadenza nel mese di novembre.
In base alla vigente legge regionale in materia (L.R. 4/2010) il servizio viene assicurato dalle aziende sanitarie locali con una partecipazione ai costi pari al 60% da parte dei Comuni.
Nel protocollo, firmato dal sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio e, in rappresentanza del Distretto socio-sanitario n. 3, dal direttore amministrativo del Presidio Territoriale di Assistenza di Bitonto, Francesco Scauro, Comune e Asl hanno concordato organizzazione, modalità di accesso, modulistica, norme di comportamento e obblighi per gli utenti in modo da garantire il corretto svolgimento del servizio di trasporto.
Destinatari delle prestazioni, come si legge nella delibera di Giunta (n. 170 del 28/09/2017) con la quale è stato approvato il protocollo, sono tutti i cittadini disabili residenti (compresi gli stranieri) con handicap in stato di gravità (portatori di minorazione fisica psichica o sensoriale stabilizzata e progressiva), che hanno necessità di frequentare centri di riabilitazione pubblici o accreditati, per trattamenti riabilitativi a carattere ambulatoriale o semiresidenziale, e che sono impossibilitati nel raggiungere autonomamente o con familiari il centro.
Le domande di accesso dovranno essere presentate dall’interessato o da un suo familiare o rappresentante legale alla P.U.A. (Porta Unica di Accesso) del Distretto socio-sanitario, che si trova al piano terra dell’ex Ospedale. Prevista una doppia valutazione: medica, relativa all’appropriatezza del programma riabilitativo, e sociale, relativa alle condizioni socio-economiche.
Gli utenti ammessi al servizio saranno chiamati alla compartecipazione del costo a carico del Comune, che come detto è pari al 60% del costo complessivo del servizio, in base alla situazione economica del proprio nucleo familiare documentata dall’attestazione ISEE in corso di validità. Nello specifico, l’esenzione dalla quota di compartecipazione è garantito per redditi ISEE fino a 7.500 euro, mentre per tutti gli altri sono previste quote variabili dal 10% (ISEE da 7.501 a 10.000 euro) al 55% (ISEE da 25.001 a 30.000 euro).
L’Amministrazione comunale si riserva, poi, di valutare l’esonero dal pagamento della quota-percentuale di compartecipazione da parte degli utenti, in casi eccezionali debitamente documentati ed attestati dal servizio sociale.
L’assessore al welfare, Gaetano De Palma, presente alla sottoscrizione del protocollo d’intesa, sottolinea l’importanza di un atto “che apre il necessario percorso amministrativo per garantire, senza alcuna soluzione di continuità, un servizio davvero vitale per molte famiglie in condizione di bisogno”.
“L’intesa – chiarisce l’assessore – riguarda i soli disabili gravi, ma l’impegno dell’Amministrazione è quello di integrarla per garantire forme di sostegno anche per le necessità di trasporto verso strutture riabilitative di coloro che non rientrano nei parametri della legge regionale, attingendo a specifiche risorse del Piano sociale di zona o del bilancio comunale”.