Indipendentemente dai vincitori effettivi (le classi 2E e 2C dell’istituto comprensivo “Modugno-Rutigliano”, il premio della critica dato a Carmine Castellaneta, un alunno della “Cassano-De Renzio”, e c’è stata pure una targa ricordo con i ragazzi della cooperativa “Eughenia” con cui è stato realizzato un cortometraggio), ieri mattina, nella Sala degli specchi di Palazzo Gentile, a trionfare sono stati tutti coloro che hanno partecipato a “Drop In”.
I bambini delle scuole e superiori di primo grado della città.
Drop In, allora. Il progetto di prevenzione alle dipendenze con e senza sostanze, finanziato dal Comune di Bitonto, promosso dallo stesso assieme al Serd di Bitonto e gestito dalla Cooperativa sociale CAPS di Bari sul territorio bitontino, e giunto al termine della seconda annualità (dicembre 2016-maggio 2018).
Rispetto alla prima annualità – è emerso ieri nella celebrazione conclusiva – sono stati coinvolti ragazzi con una età inferiore (preadolescenti e adolescenti dai 9 ai 14 anni, ma ovviamente in generale a tutta la popolazione bitontina), e oltre alle lezioni frontali in classe – da aggiungere a quello fatto per strada, con tanto di consegna di materiale informativo a cittadini e passanti – è stato sottoposto anche un questionario a oltre 1.100 alunni, in cui è emerso che c’è un rapporto strettamente personale tra quello che accade nel focolare domestico al comportamento dei bambini.
Bambini partecipanti che hanno messo in rete i lavori realizzati, e hanno vinto quelli che hanno preso più “like”.
Le finalità del tutto, invece, sempre le stesse: realizzare interventi che contrastino l’uso di sostanze psicoattive e le dipendenze senza l’assunzione di sostanze attraverso la riduzione dei fattori di rischio e il rinforzo dei fattori di protezione agendo nell’ambito della famiglia, della scuola, della comunità.
Il discorso, infatti, è abbastanza semplice ma complesso al tempo stesso: le dipendenze non sono solo quelle classiche delle sostanze stupefacenti, alcool, ma anche il gioco d’azzardo e, in modo particolare, le più recenti tecnologie.
Smartphone e cellulari in primis.
“Già da piccoli – ha sottolineato l’assessore ai Servizi sociali Gaetano De Palma, deve partire sensibilizzazione verso le dipendenze di qualunque tipo. Anche per questo, allora, stiamo incentivando altri progetti, e trovato anche altri finanziamenti a riguardo per il prossimo Piano sociale di zona”.