Passata in rassegna la mutazione geografica dell’assemblea consiliare, il punto più importante dell’Ordine del giorno è stato il (primo) via libera al Distretto urbano del commercio, il Duc, che finalmente fa capolino a Palazzo Gentile con due anni di ritardo.
Duc: tra Statuto e relazione progettuale. Ci sarà, allora, innanzitutto, un’associazione che sarà composta dal Comune, Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Bari BAT, Confesercenti Puglia, e avrà sede al comando della polizia locale. Obiettivo è, chiaramente, rilanciare e dare impulso al commercio cittadino ma anche vedere lo stesso in un’altra ottica, anche puntando sul Piano strategico del commercio, conditio sine qua non per fare qualsiasi cosa. Nei dettagli, però, quello che si vuole e deve fare sono tante cose: valorizzazione del commercio e del turismo attraverso il marketing territoriale, attività culturali per la promozione dell’attrattività territoriale, le eccellenze turistiche enogastronomiche e la qualificazione dei servizi ad alto contenuto di innovazione tecnologica; lo sviluppo dell’attrattività commerciale e turistica delle città facenti parte del Duc attraverso proposte progettuali strategiche che favoriscano la ripresa degli investimenti dei consumi, qualifichino le aree urbane, evitino l’impoverimento della rete commerciale di prossimità; favorire l’interrelazione tra commercio e turismo, anche religioso, ai fini della valorizzazione dei prodotti del territorio; definire un programma di interventi finalizzato ad aumentare l’attrattività turistica, commerciale, culturale e il rilancio dei consumi nel Comune di Bitonto. E tante altre cose.
Il percorso, chiaramente, non sarà brevissimo, e la Regione ha messo a disposizione una somma di poco più di 50mila euro – Palazzo Gentile ne mette altri 12mila di cofinanziamento – per muovere i primi passi ma fondamentali. Con due anni di ritardo, ma non per colpa degli uffici comunali.
Tutti d’accordo. Il provvedimento è stato illustrato in aula dall’assessore al ramo Marianna Legista, in un discorso in cui sono stati toccati parecchi punti. Ha ringraziato tutti gli uffici che hanno lavorato sulla costituzione del Distretto, la polizia municipale, chi l’ha preceduta, e tutto il Consiglio comunale. “Un qualcosa di fondamentale – ha chiarito – per dare una scossa a quel sviluppo urbano e commerciale frenatosi negli ultimi dieci anni anche per colpa dei grandi Centri commerciali, e invece dobbiamo consentire ai cittadini di acquistare nella nostra città. Quello che approviamo è un avvio procedurale del Duc e quindi, grazie al finanziamento ricevuto, andremo a studiare il Piano strategico del commercio, e partecipare a bandi successivi per attingere altri soldi. È una risposta che stiamo dando per far crescere la nostra città”.
L’emiciclo tutto ha sposato la natura e la bontà del provvedimento, con la forzista Carmela Rossiello – rassicurata poi dal comandante Gaetano Paciullo – che si è augurata che tutto non rimanga soltanto sulle carte.
Se lo augura tutta la città, in realtà, perché è ancora fresco il flop colossale del Centro commerciale naturale, alias Ccn.