“Con la pubblicazione di un avviso pubblico (bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 72 del 22 giugno 2017), l’ASL Bari ha avviato la procedura di selezione dei pediatri che aderiranno, su base volontaria, al progetto SCAP, il servizio di consulenza ambulatoriale pediatrica che presto sarà attivato in 23 sedi ospedaliere in Puglia tra cui, per il territorio di competenza della ASL di Bari, l’Ospedale della Murgia “Fabio Perinei”, gli Ospedali San Paolo e Giovanni XXIII di Bari e quelli di Monopoli, Corato, Molfetta, Bitonto.
Analogo avviso è stato adottato dalle Aziende sanitarie di Taranto (bollettino del 22 giugno), Foggia (bollettino del 15 giugno), Brindisi (bollettino dell’8 giugno).
Si procede dunque verso la piena attuazione di questo importante progetto della Giunta regionale (adottato con deliberazione n. 129 del 7 febbraio scorso).
Si tratta di un servizio che consentirà di garantire prestazioni ambulatoriali appropriate a favore dei piccoli pazienti a bassa priorità che accedono ai Pronto Soccorso (i cosiddetti codici bianco e verde) nelle giornate di sabato, domenica, nei prefestivi e festivi dalle ore 8 alle ore 20. Nei casi più gravi, i bambini saranno trasferiti e trattati presso le ordinarie strutture di emergenza, evitando le attese. Diverso il caso dei piccoli pazienti trasportati dalle ambulanze del 118, evidentemente con priorità alta, che andranno direttamente al Pronto Soccorso.
Il servizio verrà svolto in ambienti dedicati e attigui alle strutture del Pronto Soccorso degli ospedali già in possesso dei reparti di pediatria (come appunto l’Ospedale della Murgia).
Alla selezione potranno partecipare i pediatri di famiglia convenzionati con la stessa Asl, i pediatri inseriti nella graduatoria regionale della medicina pediatrica (valida alla data del bando) e i pediatri non inseriti nella graduatoria ma in possesso della specializzazione e dei requisiti per l’iscrizione nella graduatoria regionale. Il progetto, quindi, costituirà anche un’opportunità lavorativa e professionale per i giovani pediatri in attesa di occupazione.
I pediatri interessati al progetto potranno presentare domanda per tutte le ASL pugliesi entro quindici giorni dalla pubblicazione del bando (dieci per la ASL Brindisi), secondo le modalità descritte nell’avviso. Al momento dell’accettazione dell’incarico presso una struttura, il candidato decadrà automaticamente dalle altre graduatorie.
Aderiranno su base volontaria anche gli infermieri e le altre figure professionali specifiche (puericultrici o vigilatrici di infanzia). Il servizio reso dall’equipe si configurerà come una attività libero-professionale. Il personale impegnato rilascerà quindi fattura e sarà compensato sulla base delle ore di servizio effettivamente prestate. Non ci sarà, però, un aggravio di costi per il sistema sanitario regionale, in quanto le risorse necessarie rientrano nelle somme già previste dagli accordi integrativi con i pediatri ma non utilizzate.
Negli ospedali della ASL BAT, dove è stato avviato in via sperimentale negli anni scorsi, il servizio ha determinato un significativo miglioramento della gestione pediatrica nei Pronto Soccorso. Solo nel 2015, nei cinque ospedali in cui era attivo il progetto, ci sono stati oltre 20 mila accessi al servizio di consulenza ambulatoriale pediatrica. Solo alcune centinaia sono stati i casi che hanno reso necessario il trasferimento alle strutture di emergenza del Pronto Soccorso. Questo ha determinato una diminuzione dei ricoveri ospedalieri del 18 per cento mentre gli accessi totali dei codici bianchi in Pronto Soccorso (nelle ore di funzionamento del servizio SCAP) sono stati quasi azzerati.
Questo progetto è un segnale molto positivo per la sanità pugliese che, opportunamente, va nella direzione di definire servizi appropriati e più vicini al profilo, alle esigenze e alle aspettative dei pazienti e, contestualmente, di rendere più efficienti strutture e risorse pubbliche, alleggerendo il carico di lavoro e la pressione dei Pronto Soccorso. Rappresenta, inoltre, un modello di approccio anche per altre fasce di utenza, come gli anziani o i malati cronici, a cui, attraverso ambulatori medici di base attrezzati, possono essere garantiti presidi diffusi sul territorio che consentano controlli medici costanti senza dover ricorrere sistematicamente alle strutture ospedaliere”.