Dallo shock per l’omicidio di Anna Rosa Tarantino, al racconto della scelta della maggioranza dei bitontini di scendere in campo per sfidare un nemico finalmente costretto a mostrare a tutti il suo volto malvagio.
È la storia del docufilm “La mafia ha paura – Storia di un Sud che può vincere”, presentato a Bari e realizzato nell’ambito di un’iniziativa finanziata dai “Cantieri di antimafia sociale”, a cura della Regione Puglia, su proposta partecipata dal Comune di Bitonto, Città Metropolitana di Bari e Avviso Pubblico.
Le immagini, realizzate da Marco Agostinacchio e destinate soprattutto al dibattito nelle scuole, raccontano le reazioni della comunità bitontina alla tragedia del 2017.
«Anna Rosa Tarantino è il simbolo di una città che ha smesso di ‘giocare a nascondino’ con la parola “mafia” e ha compreso l’importanza del contrasto – ha sottolineato Michele Abbaticchio, vicepresidente di Avviso Pubblico e, in quegli anni, sindaco -. Il docufilm non è solo l’omaggio a una vittima innocente di mafia. È la testimonianza di una comunità che reagisce alla prepotenza mafiosa, riappropriandosi dei territori con eventi, creazione di aree ludiche, parchi, punti sportivi di prossimità».
«“La mafia ha paura” nasce dall’esigenza di prevenire rischio di devianza minorile – spiega la giornalista Laura Bienna, tra gli autori -. La mafia non è solo un problema delle forze dell’ordine, ma di ognuno di noi».
Ne è convinto anche Antonio Decaro, sindaco metropolitano di Bari: «La mafia ha paura di una comunità che reagisce. Ci sono momenti in cui si crea una linea di demarcazione, oltre cui la comunità si schiera dalla stessa parte, dalla parte della legalità. È successo a Bitonto, con l’uccisione di Anna Rosa Tarantino. O a Bari con l’omicidio di Michele Fazio. A Palermo, con Falcone e Borsellino».
«La Puglia è la regione che investe di più per evitare che le associazioni mafiose possano fare proselitismo tra i ragazzi – aggiunge Michele Emiliano, presidente della Regione -. Cerchiamo di parlare con tutti e organizzare un fronte più organizzato delle stesse mafie, collaborando con le forze dell’ordine per essere un braccio sociale che facilità il contrasto alla criminalità».
«Tutti insieme si vince, isolati si perde» è il messaggio di Francesco Giannella, procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia, mentre per don Angelo Cassano, coordinatore regionale Libera, c’è bisogno di dare ai giovani un messaggio di credibilità, affinchè ognuno di noi possa assumersi responsabilità, impegni concreti, a partire da solidarietà e attenzione all’altro.
«È giusto ricordare Anna Rosa Tarantino, ma è necessario mantenere sempre viva la memoria» è l’appello di Pinuccio Fazio, padre di Michele, giovanissima vittima di mafia, rivolto anche ai familiari di altre vittime innocenti: «Chiudersi nel dolore, nel silenzio, nella rabbia non fa altro che aiutare la criminalità organizzata a crescere e alzare la testa».
«Quest’opera – conclude l’assessora Silvia Altamura – serve a fare memoria di un evento, che fa da spartiacque nella storia della nostra città, segnando l’inizio di una ribellione compatta della società civile contro la prepotenza e la strafottenza della criminalità organizzata. La vicenda giudiziaria che ha portato alla condanna degli assassini di Anna Rosa Tarantino ci ha insegnato che è possibile difendersi dalla mafia facendo squadra con le forze dell’ordine e le Istituzioni. Dobbiamo, pertanto, essere coscienti che tutti insieme siamo capaci di una forza collettiva in grado di capovolgere il paradigma di una mafia sfrontata e impavida. Se la mafia è un veleno, allora l’antidoto è la partecipazione attiva di tutti alla vita cittadina, per occupare gli spazi fisici e culturali con azioni positive e generative. L’antimafia sociale deve rappresentare per ognuno di noi un impegno quotidiano, da alimentare contrastando ogni forma di illegalità e pretendendo sempre comportamenti corretti e trasparenti».
Il docufilm “La mafia ha paura – Storia di un Sud che può vincere” continuerà ad essere proiettato nelle prossime settimane durante il tour di eventi organizzato sul territorio pugliese da Avviso Pubblico.
Il docufilm è disponibile sul canale YouTube di Avviso Pubblico e sul sito www.nonsonounodivoi.it