Ripensare una logistica 2.0 per la circolazione urbana delle merci, per fronteggiare al meglio l’incremento dell’e-commerce, che secondo la Banca Mondiale entro il 2030 porterà ad un aumento del 70% di veicoli su gomma con conseguente aumento di km percorsi, traffico e inquinamento.
Risponde a questa urgenza il progetto “Deliver”, presentato questa mattina a Bari nella sede della Camera di Commercio di Bari da Unioncamere Puglia e Uniontrasporti.
«Abbiamo progettato due casi pilota di logistica urbana innovativa – ha spiegato la presidente di Unioncamere Puglia – grazie alla sinergia con i Comuni di Bitonto e Ostuni, partner attivi dell’iniziativa. Il modello del futuro è collaborativo e si basa su tre capisaldi: centri di consolidamento in aree periferiche; carico e scarico in orari non di punta; rinnovo del parco mezzi in direzione ecologica».
La logica di fondo – è stato spiegato in sede di presentazione – prevede premialità e vantaggi per le aziende virtuose, più che divieti e sanzioni. Fra i risultati: decongestionamento dei centri urbani, città più vivibili, processi più razionali e meno costosi sia per le imprese che per i cittadini.
A Bitonto, città con un tessuto produttivo fortemente orientato all’agricoltura e all’industria di trasformazione, il modello progettato – illustrato dal Sindaco – prevede una piattaforma logistica urbana a ridosso delle SP 231 e 218, che servirebbe anche i comuni di Modugno e Palo del Colle e potrebbe collegarsi anche all’area retroportuale di Bari, grazie all’importante intervento infrastrutturale della Camionale che sarà realizzato nei prossimi anni.
Per Ostuni il progetto ha disegnato un “micro hub” sul modello di Berlino, con bici e tricicli elettrici, ma anche armadietti automatici in cui depositare la merce e ritirarla in orari non congestionati.
«Per l’applicazione di queste idee, “Deliver” ha anche immaginato un piano quinquennale di rinnovamento in senso ecologico del parco veicolare, attraverso accordi quadro pluriennali fra amministrazioni e imprese – ha spiegato il responsabile della ricerca per conto di Uniontrasporti».
Il documento, di cui è stato elaborato un format, è riutilizzabile in modalità “open document” e verrà condiviso da Unioncamere Puglia con tutti i Comuni pugliesi.
Ripensare una logistica 2.0 per la circolazione urbana delle merci, per fronteggiare al meglio l’incremento dell’e-commerce, che secondo la Banca Mondiale entro il 2030 porterà ad un aumento del 70% di veicoli su gomma con conseguente aumento di km percorsi, traffico e inquinamento.
Risponde a questa urgenza il progetto “Deliver”, presentato questa mattina a Bari nella sede della Camera di Commercio di Bari da Unioncamere Puglia e Uniontrasporti.
«Abbiamo progettato due casi pilota di logistica urbana innovativa – ha spiegato la presidente di Unioncamere Puglia – grazie alla sinergia con i Comuni di Bitonto e Ostuni, partner attivi dell’iniziativa. Il modello del futuro è collaborativo e si basa su tre capisaldi: centri di consolidamento in aree periferiche; carico e scarico in orari non di punta; rinnovo del parco mezzi in direzione ecologica».
La logica di fondo – è stato spiegato in sede di presentazione – prevede premialità e vantaggi per le aziende virtuose, più che divieti e sanzioni. Fra i risultati: decongestionamento dei centri urbani, città più vivibili, processi più razionali e meno costosi sia per le imprese che per i cittadini.
A Bitonto, città con un tessuto produttivo fortemente orientato all’agricoltura e all’industria di trasformazione, il modello progettato – illustrato dal Sindaco – prevede una piattaforma logistica urbana a ridosso delle SP 231 e 218, che servirebbe anche i comuni di Modugno e Palo del Colle e potrebbe collegarsi anche all’area retroportuale di Bari, grazie all’importante intervento infrastrutturale della Camionale che sarà realizzato nei prossimi anni.
Per Ostuni il progetto ha disegnato un “micro hub” sul modello di Berlino, con bici e tricicli elettrici, ma anche armadietti automatici in cui depositare la merce e ritirarla in orari non congestionati.
«Per l’applicazione di queste idee, “Deliver” ha anche immaginato un piano quinquennale di rinnovamento in senso ecologico del parco veicolare, attraverso accordi quadro pluriennali fra amministrazioni e imprese – ha spiegato il responsabile della ricerca per conto di Uniontrasporti».
Il documento, di cui è stato elaborato un format, è riutilizzabile in modalità “open document” e verrà condiviso da Unioncamere Puglia con tutti i Comuni pugliesi.
Ripensare una logistica 2.0 per la circolazione urbana delle merci, per fronteggiare al meglio l’incremento dell’e-commerce, che secondo la Banca Mondiale entro il 2030 porterà ad un aumento del 70% di veicoli su gomma con conseguente aumento di km percorsi, traffico e inquinamento.
Risponde a questa urgenza il progetto “Deliver”, presentato questa mattina a Bari nella sede della Camera di Commercio di Bari da Unioncamere Puglia e Uniontrasporti.
«Abbiamo progettato due casi pilota di logistica urbana innovativa – ha spiegato la presidente di Unioncamere Puglia – grazie alla sinergia con i Comuni di Bitonto e Ostuni, partner attivi dell’iniziativa. Il modello del futuro è collaborativo e si basa su tre capisaldi: centri di consolidamento in aree periferiche; carico e scarico in orari non di punta; rinnovo del parco mezzi in direzione ecologica».
La logica di fondo – è stato spiegato in sede di presentazione – prevede premialità e vantaggi per le aziende virtuose, più che divieti e sanzioni. Fra i risultati: decongestionamento dei centri urbani, città più vivibili, processi più razionali e meno costosi sia per le imprese che per i cittadini.
A Bitonto, città con un tessuto produttivo fortemente orientato all’agricoltura e all’industria di trasformazione, il modello progettato – illustrato dal Sindaco – prevede una piattaforma logistica urbana a ridosso delle SP 231 e 218, che servirebbe anche i comuni di Modugno e Palo del Colle e potrebbe collegarsi anche all’area retroportuale di Bari, grazie all’importante intervento infrastrutturale della Camionale che sarà realizzato nei prossimi anni.
Per Ostuni il progetto ha disegnato un “micro hub” sul modello di Berlino, con bici e tricicli elettrici, ma anche armadietti automatici in cui depositare la merce e ritirarla in orari non congestionati.
«Per l’applicazione di queste idee, “Deliver” ha anche immaginato un piano quinquennale di rinnovamento in senso ecologico del parco veicolare, attraverso accordi quadro pluriennali fra amministrazioni e imprese – ha spiegato il responsabile della ricerca per conto di Uniontrasporti».
Il documento, di cui è stato elaborato un format, è riutilizzabile in modalità “open document” e verrà condiviso da Unioncamere Puglia con tutti i Comuni pugliesi.
Ripensare una logistica 2.0 per la circolazione urbana delle merci, per fronteggiare al meglio l’incremento dell’e-commerce, che secondo la Banca Mondiale entro il 2030 porterà ad un aumento del 70% di veicoli su gomma con conseguente aumento di km percorsi, traffico e inquinamento.
Risponde a questa urgenza il progetto “Deliver”, presentato questa mattina a Bari nella sede della Camera di Commercio di Bari da Unioncamere Puglia e Uniontrasporti.
«Abbiamo progettato due casi pilota di logistica urbana innovativa – ha spiegato la presidente di Unioncamere Puglia – grazie alla sinergia con i Comuni di Bitonto e Ostuni, partner attivi dell’iniziativa. Il modello del futuro è collaborativo e si basa su tre capisaldi: centri di consolidamento in aree periferiche; carico e scarico in orari non di punta; rinnovo del parco mezzi in direzione ecologica».
La logica di fondo – è stato spiegato in sede di presentazione – prevede premialità e vantaggi per le aziende virtuose, più che divieti e sanzioni. Fra i risultati: decongestionamento dei centri urbani, città più vivibili, processi più razionali e meno costosi sia per le imprese che per i cittadini.
A Bitonto, città con un tessuto produttivo fortemente orientato all’agricoltura e all’industria di trasformazione, il modello progettato – illustrato dal Sindaco – prevede una piattaforma logistica urbana a ridosso delle SP 231 e 218, che servirebbe anche i comuni di Modugno e Palo del Colle e potrebbe collegarsi anche all’area retroportuale di Bari, grazie all’importante intervento infrastrutturale della Camionale che sarà realizzato nei prossimi anni.
Per Ostuni il progetto ha disegnato un “micro hub” sul modello di Berlino, con bici e tricicli elettrici, ma anche armadietti automatici in cui depositare la merce e ritirarla in orari non congestionati.
«Per l’applicazione di queste idee, “Deliver” ha anche immaginato un piano quinquennale di rinnovamento in senso ecologico del parco veicolare, attraverso accordi quadro pluriennali fra amministrazioni e imprese – ha spiegato il responsabile della ricerca per conto di Uniontrasporti».
Il documento, di cui è stato elaborato un format, è riutilizzabile in modalità “open document” e verrà condiviso da Unioncamere Puglia con tutti i Comuni pugliesi.