Noi siamo i nostri incontri. L’anima, infatti, suol nutrirsi di chi incrociamo sulla strada, atroce e bellissima, della nostra vita. Ogni giorno, una parola, un gesto, una storia, ci fortificano e sagomano la visione del mondo. Penso che non possa esserci incontro più felice e fecondo di quello con Dante Alighieri. Se, poi, ciò avviene in età da fiore in boccio, allora tutto è magia irripetibile. Perché, in fondo, il Sommo Poeta è divenuto nei secoli incontestabilmente un maestro che insegna ai ragazzi “come l’uom s’etterna”. E la strada più agevole per farlo è quella della poesia, amata sua materia. Lo hanno imparato i giovanissimi studenti del I° Circolo Didattico “N. Fornelli”, guidato con mano sapiente dalla dirigente prof.ssa Anita Amoia, che hanno sbaragliato la concorrenza di ben 6000 partecipanti, vincendo in rappresentanza della Puglia due premi nel ptestigioso concorso “L’Allorino di Dante”, Contest Poetico, nazionale e internazionale, indetto dalle associazioni Rinascimento poetico e Centro dantesco di Ravenna, patrocinato dal Comune di Ravenna, con la collaborazione di Giunti Editore. Alice Laruccia col componimento “L’arcobaleno nell’astuccio”, e Ambra Robles con “Cos’è la pace?”, alunne di quinta dell’insegnante (sensibile e colta) Mariangela Memoli si sono aggiudicate il primo e il quarto posto, nell’emozionante cerimonia tenutasi presso la Basilica ravennate di San Francesco, ov’è sepolto l’Alighieri. Insomma, un’esperienza che più formativa non si potrebbe immaginare e che, certamente, resterà per sempre scolpita nel cuore delle due poetesse in erba.