Aprile 2025. Cioè, 12 anni dopo da quando tutto ha avuto inizio.
È la nuova deadline del famigerato cantiere del ponte sulla sp.231 direzione Terlizzi consegnato ieri mattina all’azienda di Conversano “Norba scavi e riciclo s.r.l” affinchè venga finalmente completato. E così, dopo infiniti problemi, attese e promesse non mantenute, si è aperto l’ultimo (si spera) capitolo di quella che, a più riprese, è stata definita la storia di uno scandalo tutto italiano. La cui genesi è 2011, con il (primo) progetto esecutivo e la prima pietra nel 2013. I lavori, però, si fermano subito fino al 2016 a seguito della rilevazione di un errore di progettazione. In quell’anno la Città metropolitana ha dato il via libera alla variante, scontrandosi però contro un nuovo ostacolo: parte della Rti vincitrice dell’appalto era in liquidazione e nessun’altra, in scorrimento di graduatoria, era interessata a proseguire i lavori alle condizioni pattuite anni prima. Si arriva così al 2021, quando da via Spalato si rendono conto che c’è «l’impossibilità di portare a termine i lavori in questione configurandosi, a tutti gli effetti, un grave inadempimento dell’appaltatore», e perciò è stato disposto di risolvere il contratto di appalto dei lavori. Significa, allora, che è stato necessario predisporre nuovamente il progetto esecutivo, inizialmente dal costo di poco più di quattro milioni di euro (oltre 400mila messi dal Comune di Bitonto) ma poi, a causa dell’aggiornamento del prezziario regionale delle opere pubbliche, si è perso ancora qualche mese anche per rivedere stime e costi. E il tutto, nel frattempo, è salito a cinque milioni di euro.
Il cantiere, frutto di un rinnovato accordo di programma tra l’ex Provincia e il Comune, prevede la realizzazione di due rotatorie e dei sovrappassi alla ferrovia Bari-Nord e alla strada comunale “Appia”. La struttura consentirà di evitare l’attraversamento del centro abitato da parte dei flussi veicolari provenienti dalla ex 98 e dalle strade confluenti dall’entroterra, diretti verso le località costiere, il casello autostradale dell’A/14, l’aeroporto di Bari-Palese e il porto di Bari. «È uno snodo fondamentale anche per il tessuto imprenditoriale – ha sottolineato il sindaco Francesco Paolo Ricci -, che non resterà più isolato nella zona artigianale bitontina, e per i tanti agricoltori che potranno raggiungere in sicurezza i loro terreni».