Novanta logopedisti e cinquanta tecnici della Riabilitazione psichiatrica sono in arrivo nelle strutture della ASL di Bari per fornire più assistenza sul territorio e per assicurare migliore qualità delle cure. Procede spedito il piano assunzioni 2020 grazie al quale la ASL ha reclutato nuovo personale da mettere a disposizione della utenza in maniera stabile e destinato a soddisfare il bisogno di salute, spesso urgente, che proviene dalle strutture territoriali.
Nelle ultime ore la direzione generale dell’azienda sanitaria – su proposta della Area gestione risorse umane e sulla base del fabbisogno stimato- ha infatti approvato le graduatorie finali di merito per coprire i posti messi a concorso nei mesi precedenti e implementare – ricorrendo anche allo scorrimento delle graduatorie – le piante organiche dei servizi territoriali.
“Già nelle prossime settimane Distretti, Dipartimenti e Presidi ospedalieri potranno contare su un maggior numero di specialisti in grado di rispondere con efficienza e appropriatezza alla domanda di salute del territorio– dichiara il dg Antonio Sanguedolce – con le nuove assunzioni proseguiamo il progetto avviato tempo fa mirato a rinnovare i servizi sanitari e renderli sempre più vicini ai bisogni delle persone, specie quelle più fragili”.
In particolare i 90 logopedisti assunti a tempo indeterminato saranno impiegati nei distretti e indirizzati ai servizi di Riabilitazione e Assistenza domiciliare. Andranno a rafforzare le equipe della Neuropsichiatria della Infanzia e della Adolescenza (NPIA) e quelle dei presidi ospedalieri, nelle unità di Neurologia, Otorinolaringoiatria e Riabilitazione funzionale. Mentre i 50 tecnici della Riabilitazione psichiatrica saranno assegnati al Dipartimento Salute mentale, in particolare al Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (SPDC), al Centro salute mentale (CSM) e alla Neuropsichiatria infantile.
Uno dei servizi che sarà potenziato grazie alla assunzione di logopedisti e tecnici della Riabilitazione psichiatrica è la Neuropsichiatria della Infanzia e della Adolescenza (NPIA) che assicura assistenza specifica a bambini e adolescenti in età evolutiva (0-18 anni) con problematiche quali patologie neuromotorie, sindromi autistiche, disturbo specifico dell’apprendimento (DSA), disturbo da deficit d’attenzione e iperattività (ADHD), e disagio psichico in età evolutiva.
L’attività della NPIA è caratterizzata da una presa in carico precoce e globale del bambino e della sua famiglia da parte di un’équipe multidisciplinare che predispone una serie di interventi mirati alla tutela della salute neurologica e psichica dei piccoli pazienti. I progetti terapeutici sono personalizzati e quindi adeguati alle esigenze dei pazienti e dei loro genitori, compatibilmente con le condizioni cliniche e con gli strumenti a disposizione delle unità operative.
Logopedisti e tecnici della riabilitazione psichiatrica svolgono un ruolo centrale nella attività di sostegno e di recupero dei pazienti che vengono seguiti così in un percorso di cura articolato e mirato al pieno reinserimento sociale – dove possibile – della persona. Gli specialisti mettono a disposizione della utenza competenze specifiche che possono aiutare genitori e figli ad affrontare meglio la malattia e in determinati casi a superarla. Gli interventi di supporto sono individuali e/o famigliari, prevedono anche accertamenti e attivazione di programmi terapeutici riabilitativi con somministrazione e valutazione di test e analisi di tipo psicologica e pedagogica.
Attualmente l’unità operativa di Neuropsichiatria della ASL – dopo aver garantito durante il lockdown della emergenza COVID interventi di telemedicina, ossia telecooperazione sanitaria, telemonitoraggio e telesupporto per venire incontro alle esigenze di pazienti e famiglie – ha fatto ripartire le prestazioni ambulatoriali ma nel rispetto delle norme di sicurezza, per tutelare operatori e bambini già affetti da patologie complesse e problematiche di vario genere.
Il servizio si sta infatti riorganizzando con modalità e tempistiche diverse da quelle precedenti alla emergenza sanitaria. L’accesso, dopo triage telefonico e in presenza, è infatti consentito solo dopo la rilevazione della temperatura corporea con Termo scanner ad un solo genitore accompagnatore e sempre su appuntamento, in un percorso prestabilito.