Avrà la regia del bitontino Pippo Mezzapesa la serie televisiva su uno dei casi di cronaca più noti degli ultimi anni, l’omicidio della quindicenne Sarah Scazzi, avvenuto nel piccolo paesino del tarantino di Avetrana. Un caso che, all’epoca, era onnipresente in televisione, tra telegiornali e programmi di approfondimento, che sfruttarono la profonda eco che ebbe nell’opinione pubblica sin dai primi momenti, quei 42 giorni in cui della quindicenne si persero le tracce, prima che fosse ritrovato il cadavere in fondo ad un pozzo artesiano.
La serie televisiva si baserà sul libro “Sarah – La ragazza di Avetrana”, scritto da Flavia Piccinni e Carmine Gazzanni e pubblicato da Fandango Libri, che, come riporta la descrizione negli store online, alla precisa ricostruzione di ciò che è accaduto e di quel che non è stato raccontato, unisce una riflessione sul male e sulla sua spettacolarizzazione, sulle conseguenze delle proprie azioni e su quanto siamo disposti a sacrificare per le persone che amiamo.
A produrre la serie sarà Matteo Rovere di Groenlandia Group, che ha prodotto anche la saga di “Smetto quando voglio”, “Moglie e marito”, “Il promo re”, “Croce e delizia”, “Il campione”.
Sul progetto che sarà diretto da Mezzapesa tanti sono i commenti negativi sui social network alle notizie pubblicate, in merito, dalle testate giornalistiche. Cosa che, del resto, è ampiamente prevedibile quando si parla di casi eclatanti come quello di Avetrana e, anzi, preannuncia l’interesse che susciterà la serie.
Tutto ciò, infatti, non preoccupa il regista, convinto di poter raccontare quella devastante tragedia, evidenziando anche come i media possano stravolgere una comunità.