“Sono quasi 20 anni ormai che viviamo così – confessa un residente della zona tra piazza Fratelli Bandiera e Corte dei mille -. Non ce la facciamo più”.
Nelle sue parole, nemmeno più rabbia. Solo rassegnazione. “Le abbiamo tentate tutte, ma credo che la situazione non sia più risolvibile”. Perché nonostante esposti, petizioni e continui appelli alle forze dell’ordine e alle amministrazioni comunali, i residenti delle strade alle spalle della “Pescara” bitontina, restano ancora sotto scacco di baby incivili.
Gruppi di ragazzi, sempre più numerosi, che trascorrono lì il loro tempo libero, sia di mattina, dopo l’uscita da scuola, che la sera, fine a notte fonda.
Urla, schiamazzi, insulti e minacce ai residenti, in alcune occasioni addirittura sassate, oltre che danni ai palazzi, ricoperti di scritte e disegni.
E il fenomeno, complici i limiti alla circolazione di bici elettriche nel centro storico e i recenti provvedimenti di D.a.c.u.r. imposti agli autori della rissa del 13 agosto in piazza Cattedrale, sembra addirittura essersi aggravato e aver coinvolto anche altre viuzze di Corso Vittorio Emanuele.
Cosa fare allora? “Siamo stanchi di non essere più tranquilli in casa nostra, di aver paura di uscire o di essere costretti a chiamare ogni giorno le forze dell’ordine. Stiamo pensando di vendere casa e trasferirci altrove, magari fuori Bitonto” è l’amara soluzione di un residente.
“Ma se si spingono le famiglie perbene ad abbandonare la città o zone di essa, chi rimarrà qui?”.