Ieri l’altro, vigilia di Ferragosto, è stata fatta un’azione al tempo stesso di civiltà e di riappropriazione di un pezzo di storia.
L’amministrazione comunale, tramite mezzi e personali dell’Azienda servizi vari, ha provveduto a rimuovere la quasi totalità delle scritte, murales e disegni che da tempo oltraggiavano l’obelisco che svetta in piazza Canonico della Noce, e dedicato proprio a colui che “fece della scuola strumento di rinnovazione civile d’Italia in questa provincia”. Luigi Della Noce (Rovescala 1808-Bitonto 1885), appunto. Lessicografo, latinista, e politico, che nella città dell’olio e del sollievo ha diretto il collegio di Santa Teresa a inizio ‘800.
Tutto nasce in realtà un po’ di mesi fa, grazie all’insistenza e perseveranza del comitato n°3 “Nova via” del presidente Giuseppe Centrone, che ha fatto recapitare al Comune diverse lettere con questa richiesta specifica. Rimuovere quelle scritte che da anni – troppi per quantificare – imbrattavano e rovinavano uno dei monumenti bitontini più famosi.
Colpa dei soliti ignoti “writing”, che abbiamo imparato a conoscere per le loro “gesta” anche in altri luoghi simbolo della città, come l’obelisco carolino in piazza XXVI maggio 1734.
“Facendo seguito a diversi documenti protocollati dal Comitato di Quartiere “Nova Via” e all’interessamento diretto del primo cittadino, in merito all’increscioso fenomeno del “writing” sulla statua dedicata a Canonico della Noce lessicografo, latinista e politico, si è proceduto alla pulizia della stessa” ha scritto su Facebook proprio Centrone.
Aggiungendo un aspetto per nulla secondario: “La speranza è che mai più si ripeta questo triste fenomeno, massima attestazione di noncuranza del bene pubblico. Presto, forse, nuovi provvedimenti per la salvaguardia della piazza”.
Altra speranza è che adesso si pensi concretamente, finalmente, a restaurare il busto del Canonico della Noce, tanto più che ci sarebbe un progetto da tanti anni chiuso in chissà quale cassetto di Palazzo Gentile.