Ad una settimana dalla proclamazione ufficiale del sindaco Francesco Paolo Ricci, tutto ancora tace a Bitonto per la formazione della giunta che sarà composta da tre donne e quattro uomini. Oggi si riuniranno i consiglieri di maggioranza, domani, invece, seguirà l’incontro tra i componenti dell’organigramma del circolo del Partito democratico, il più suffragato a Bitonto e in altre città limitrofe nell’ultima sfida alle urne. Il toto nomi tra i politici eletti e non, comunque, è scattato. E se tra le ipotesi raccolte, qualche giorno fa, nei corridoi di Palazzo Gentile c’è stata quella della non presenza nel governo cittadino di assessori che facevano parte della squadra guidata dall’ex sindaco Michele Abbaticchio, oggi risulta disattesa.
Resta in auge, infatti, la possibilità di affidare la carica di vicesindaco a Marianna Legista, ex assessore con deleghe ai servizi demografici, cimiteriali e alle pari opportunità, che potrebbe così continuare a mantenere. Con Rete Civica Italia Popolare ha raccolto ben 908 consensi da Bitonto e le sue frazioni.
L’altra donna potrebbe essere Angela Scolamacchia, ex assessore alla pubblica istruzione che in questa tornata elettorale ha ottenuto 280 voti candidandosi con il Pd. Si potrebbe ricorrere per la terza donna in giunta addirittura ad una esterna, Rosa Calò che ha fatto un passo indietro lasciando la sua probabile candidatura a sindaco del centrosinistra a Ricci.
Sarebbe più difficile l’assegnazione di nomine ai quattro uomini che siederanno in giunta. A contendersi l’assessorato all’ambiente sarebbero in tre: Domenico Nacci, Domenico Lovascio e Domenico Angelo Masciale. Si tratta dei candidati con la lista Più Si a sostegno del neo sindaco, che hanno registrato rispettivamente 180, 73 e 67 voti. La coalizione del centrosinistra, a quanto pare, sembra propendere più per Lovascio vista la sua esperienza in qualità di funzionario al dipartimento mobilità, qualità urbana, opere pubbliche, ecologia e paesaggio (sezione ciclo rifiuti e bonifiche) della Regione Puglia.
Il testa a testa sarebbe più acceso, però, tra Nacci, ex assessore al bilancio e allo sport, e Masciale, ex segretario di Sinistra Italiana.
Gli altri nomi in corsa sono quelli di Cosimo Bonasia (Democratici per la Puglia, 503 voti), ex assessore alla polizia locale, al verde pubblico e al decoro urbano, e Christian Farella (Strada in Comune, 347 voti), che nel 2017 lasciò il suo posto in Consiglio comunale per entrare nello staff di Abbaticchio.
Giuseppe Santoruvo (Per Bitonto, 764 voti), poi, resterebbe ancora il nome più gettonato nel ruolo di presidente della massima assise.
Non sarebbe da escludere anche la possibilità di affidare la segreteria particolare, che svolge compiti principalmente di assistenza giuridico-amministrativa, all’ex comandante della polizia locale Gaetano Paciullo.
Smentita, invece, l’ipotesi avanzata negli ultimi giorni sul ritorno dell’ex primo cittadino nella sala consiliare. Abbaticchio sarà, infatti, impegnato nella città metropolitana di Bari per lavorare alla pianificazione strategica, ai fondi Pnrr e nelle relazioni con gli altri 41 sindaci. A decretarlo, lo scorso 22 giugno, il primo cittadino barese Antonio Decaro.
«Continueremo a lavorare insieme», sono le parole di ringraziamento di Abbaticchio che svolgerà il nuovo incarico a titolo gratuito. «Le Città metropolitane non hanno assessori ma il Sindaco metropolitano ha facoltà di nominare suoi collaboratori di fiducia politica sulla base delle professionalità ed esperienze maturate». Ma come esperto in finanziamenti continuerà ad essere buona risorsa anche nella sua Bitonto per la gestione dei fondi Pnrr. Garantirà la continuità e la prosecuzione dei tanti cantieri aperti durante il suo ultimo mandato.
«Sono certo che la sua collaborazione sarà fondamentale, sarà sempre al fianco della città», ha conferma anche il sindaco Ricci che, poi, ha annunciato una novità in una trasmissione televisiva: «Introdurrò l’assessorato ai servizi sociali e all’integrazione socio sanitario».