A volte speriamo sia un bene che ci siano delle date prefissate
per ricordarci che il tempo è passato.
Sono passati esattamente cent’anni dalla “Grande Guerra”: cento anni da quando i
nostri nonni, zii, conoscenti, ci hanno lasciati.
Tanti uomini erano lì, in trincea, e andavano incontro
ad una missione nella quale spesso non credevano. I giovani si trovavano ad
essere rapidamente uomini, al fianco di sconosciuti che ben presto diventavano
fratelli.
Con questo nobile intento di mantenere vivo il ricordo,
è nata la ricca ricerca filologica dell’avvocato Laura Fano, storica appassionata, con il supporto del prof. Nino Bisceglie, che ha trovato compimento
ieri sera al Teatro “Traetta”.
Una serata di storia, fatta di “Parole e musica”: sì perché accanto ai due studiosi ci sono stati i
componenti della “The Crazy Band”
guidata dal maestro Simone Mezzapesae i bambini del coro dell’Istituto “Sacro Cuore” guidati dalla maestra Anna Lacassia.
Sono state eseguite non solo marce militari, ma voci di vento, dolci motivetti
cari, che nel passato erano cantate per lenire le lancinanti ferite e, ieri sera, si sono fatte anima per la nostra comunità.
Ed eccola la colonna sonora di quei giorni dolenti,
parole e musica da “Ninì
Tirabusciò” a “Come pioveva”,
passando per “O surdato innamurato”
e “Quel mazzolin di fiori”.
Queste canzoni, il racconto, fanno da filo rosso – in un
periodo in cui di rosso ci fu solo tanto sangue -, in un prezioso opuscolo
illustrato “Parole e musica della Grande Guerra” edito dal “da Bitonto”, fedele alla incrollabile missione di
salvaguardare la memoria, cemento di una comunità, che grazie a quei momenti di
sofferenza, può dirsi democratica.
L’opuscolo sarà in edicola da domani sera, venerdì 6 novembre, assieme al nuovo periodico mensile del “da Bitonto”.