Dal portavoce dei residenti di via Berlinguer, Pasquale Rapio, riceviamo e pubblichiamo.
“Spett. Redazione Da Bitonto
Siamo un gruppo di residenti di via Berlinguer. Correva l’ anno 2009 (1 ottobre) quando presentammo la richiesta del parco urbano, recentemente realizzato, all’allora assessore Nicola Antuofermo e dirigente Michele Abbaticchio. Tale richiesta fu successivamente recepita nel Piano Integrato Rigenerazione Urbana.
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Grazie all’ odierna amministrazione, finalmente il parco ha avuto la sua luce e ringraziamo tutti gli uffici tecnici interessati comunali ed extra comunali e le maestranze per aver portato a termine un’opera che riqualifica una parte del territorio troppo spesso dimenticata.
Tuttavia con la presente vogliamo evidenziare all’ amministrazione alcuni aspetti e proporre, in linea di principio con il bilancio di previsione 2025, alcune migliorie che possono essere apportate per una maggiore fruibilità del parco e in generale per una puntuale riqualificazione di questa parte del quartiere 167.
– Verde pubblico. Nonostante il potenziamento del verde, è auspicabile e qualora nulla osti (proprietà dei privati), provvedere, in analogia all’intervento effettuato all’ interno del campo Rossiello con la messa a dimora di 850 piante, a un potenziamento del verde autoctono nella fascia di rispetto della Lama, inutilizzabile per altri scopi, in modo da produrre nel tempo un polmone verde cui tutti i cittadini possono godere dei benefici.
– Limitatori di velocità. Nel progetto definitivo esecutivo approvato, (pag. 20) sono stati introdotti dispositivi di Traffic Calming che al momento non sono stati ancora installati nonostante la realizzazione della segnaletica orizzontale. Rappresentiamo che vista la progressiva frequentazione del parco da parte dei residenti e dei cittadini in generale i predetti dispositivi (almeno due) sono assolutamente necessari installarli nel breve periodo, evidenziando che anche le precedenti amministrazioni avevano previsto l’ installazione dei dispositivi, rimanendo però tale provvedimento lettera morta.
– Varchi di accesso zona di rispetto. Questi saranno costituiti da semplici barre, facilmente attraversabili e fonte di pericolo per i piccoli che potrebbero affacciarsi lungo la scarpata posta al di la del muro a secco. Si chiede, qual’ ora nulla osti, una protezione idonea al varco che non permetta ai bambini di attraversarlo.
– Deiezioni canine. Sin dalla sua apertura, subito si è presentato il fenomeno delle deiezioni canine abbandonate da persone irrispettose della cosa comune. Si rappresenta che l’ area è videosorvegliata e che appositi cartelli ammonitori sono auspicabili. Come auspicabile anche che pattuglie di vigili in borghese saltuariamente verificano la regolarità degli animali iscritti all’ anagrafe canina e la raccolta delle deiezioni. I cittadini che con i propri beniamini vogliono godere del parco devono assolutamente evitare che questi facciano i bisogni vicino le giostrine, panchine e aiole. Una mera questione di igiene pubblica.
– Questione asfalto. Rappresentiamo che la strada, da quando è urbanizzata non è stata riasfaltata e presenta evidenti disconnessioni e irregolarità, che il parziale ripristino realizzato durante i lavori (1 terzo della strada) non ha risolto.
Pur riconoscendo l’intervento e consapevoli che altre strade nella città hanno bisogno di manutenzione si chiede un sforzo economico straordinario nell’ asfaltare gli atri 2 terzi di strada per rendere uniforme e risolutivo l’ intervento.
Si chiede inoltre che il restante muro in cemento sia verniciato in modo da rendere completo l’ intervento di realizzazione del parco”.