Sabato 18 giugno presso il santuario della
terza età di Bitonto, la Villa Giovanni XXIII, l’Associazione I Miracoli dell’Amicizia “A.im.A.” ha portato in
scena per la tredicesima volta “Padre
Pio, il crocifisso”, scritto e diretto da Franco Naglieri.
Il dialogo tra i personaggi principali,
Padre Paolo (il quale conobbe in vita il Santo) e Nicla (una bambina
miracolata), ha trasmesso efficacemente gli insegnamenti del “Santariello” di
Pietrelcina. In sintesi: si può provare a pregare spinti dalla curiosità, da un
problema molto concreto o dal desiderio di trovare le risposte ai problemi
della vita che ci hanno sempre angustiato. In ogni caso, è importante aver
chiaro il fatto che recitare una prece non significa implorare qualcuno di
concederci qualcosa, né significa lamentarsi o piangerci addosso per le nostre
presenti circostanze. Piuttosto, pregare è affidarsi, abbandonarsi; con umiltà e giustizia, e senza
arrovellarsi, sconvolgersi e disperarsi.
Ma si può costruire nella propria vita una
condizione migliore, liberandosi dalle sofferenze, semplicemente pregando?
Ognuno di noi si è posto un interrogativo come questo. Poiché l’aspirazione
alla felicità è percepita come un bisogno fondamentale dell’uomo, la filosofia,
le religioni e la scienza hanno cercato, nelle varie epoche, di fornire le
risposte alla domanda pocanzi espressa.
Ancora una volta lo spettacolo ha
trascinato tutti gli ospiti, sino al canto finale “Volare”…
Infine, il Presidente dell’Associazione,
Franco Naglieri, ha ricordato: “Il ricavato delle offerte sarà
devoluto per aiutare chi è nella malattia”.