Dal nostro affezionato lettore G. S. riceviamo questa denuncia che volentieri pubblichiamo.
“Questa mattina (ieri 24 ottobre, ndr) a distanza alcuni mesi mi
sono recato nell’ambulatorio dell’ex ospedale di Bitonto per fare il solito
controllo ematologico. Ma tralasciando per un momento i problemi personali che
al momento affliggono tutti, quello che desidero denunciare al vostro giornale e alla Asl è che la porta del corridoio d’attesa – che s’affaccia sul cancello laterale d’ingresso via Michelangelo (che vi riporto in foto) – è stata
rimossa e mai più ripristinata. Ci hanno detto che per motivi di sicurezza la
Asl l’ha rimossa: pendeva dallo stipite poco saldo per motivi strutturali e poteva venire giù sul capo
dei pazienti.
Ora con la stagione invernale e le
temperature più rigide, aspettare in quel corridoio vuol dire arrivare in
ospedale con una malattia (o controllare che non ce l’abbia) e uscire anche con
un bel raffreddore. Tutto il contrario mesi fa in estate, dove quel luogo, diventa una
fornace piena di olezzi e gente che magari a stomaco vuoto, sviene.
Tanto per completare e concludere: è
possibile fare un prelievo accanto ad altre due persone nella stessa stanza?
Zero rispetto della privacy, tanto imbarazzo anche nel dare
segni di dolore ed imbarazzo per gli operatori che fanno del loro meglio per svolgere il loro egregio lavoro al massimo della professionalità e della diligenza, per fronteggiare sempre velocemente il grande numero di pazienti.
Così
mi domando: ma di una struttura così grande, sostanzialmente vacante in molti
luoghi, non è possibile trasferire questo ambulatorio in un ambiente un po’ più
idoneo?
Anche noi pazienti abbiamo una dignità e questa deve venire prima di
qualsiasi legge o patti politici.
Ringrazio tutti per l’ascolto”.