Dalla segreteria di Onda civica Bitonto riceviamo e pubblichiamo.
“A mente del PIANO FINANZIARIO TARI 2019, come predisposto e redatto dall’A.S.V. SPA, venivano previsti e fissati gli obiettivi minimi di gestione del ciclo della raccolta differenziata per il periodo 2019.
Recitava l’ormai liquidanda A.S.V. SPA, nel proprio piano finanziario pluriennale del 2018 che: ” In considerazione del livello di raccolta differenziata già consolidato e dell’imminente introduzione del nuovo sistema di raccolta porta a porta, che doveva essere varato entro la fine del 2019, l’Amministrazione del Comune di Bitonto fissava l’avvicinamento al target del 40,00% in funzione di quando (?) entrerà in operatività il sistema della raccolta porta a porta che darà un fortissimo contributo a tale variazione.
Ipse dixit!
Quando, invero, la normativa nazionale L. Finanziaria 2007 poneva quale obiettivo di raccolta della Raccolta Differenziata al 60% ex art. 181 D.Lgs. 152/2006, con riciclaggio e recupero entro il 31.12.2020 al 50%.
Gli obbiettivi che il D.L.gs 152/2006 e la Finanziaria 2007 indicavano per la gestione dei rifiuti potevano essere raggiunti solo attraverso una profonda modernizzazione del sistema di raccolta.
Orbene, a fronte delle promesse (non mantenute), degli slogan, altre Amministrazioni locali proprio nel 2020 (ad esempio comune di Livorno), hanno finanziato con una manovra di assestamento al bilancio la riduzione TARI 2020 in favore delle utenze domestiche nella misura del 10% circa con copertura da finanza generale.
Invero, il fallimento politico della Giunta Abbaticchio appare in tutto il suo splendore nel momento in cui, non solo non riesce a finanziare in maniera diffusa riduzioni Tari per le utenze domestiche, ma preferisce riconfermare, approvandole nel 2020 le tariffe TARI del 2019, di fatto slegandole e scollegandole dall’approvazione del Piano Finanziario TARI 2020 (dov’è? a quanto ammontano i ricavi CONAI).
Seppur “Il comune si sia avvalso, in deroga all’articolo 1, commi 654 e 683, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, della facoltà di approvare le tariffe della TARI e della tariffa corrispettiva adottate per l’anno 2019, anche per l’anno 2020, provvedendo entro il 31 dicembre 2020 alla determinazione ed approvazione del piano economico finanziario del servizio rifiuti (PEF) per il 2020″ ???, ci chiediamo, Arera a parte, c’è stata una razionalizzazione, armonizzazione, riduzione dei costi ???
L’indicata deroga non ha mai concesso un mandato in bianco alla Giunta Abbaticchio per determinare le tariffe 2020 sulla scorta di quelle del 2019, senza ancorarle ai costi del servizio.
DOV’E’ L’APPROVAZIONE DEL PIANO FINANZIARIO TARI 2020?
Ad abundantiam, il fallimento politico della Giunta Abbaticchio esplode (non artificiosamente, bensì volontariamente) con l’approvazione del regolamento comunale TARI (entrato in vigore il 01.01.2020), decidendo di addebitare i costi afferenti il finanziamento delle riduzioni, esenzioni ed agevolazioni a carico degli altri contribuenti.
Ed in effetti l’Art. 31 dell’approvato regolamento comunale TARI prevede espressamente che il finanziamento delle riduzioni, esenzioni e agevolazioni, pertanto il costo delle riduzioni/esenzioni, detassazioni e agevolazioni, ad esclusione di quelle previste per limiti di reddito, resti a carico degli altri contribuenti in osservanza dell’obbligo di copertura integrale dei costi previsto dall’art. 1, comma 654, della Legge 27/12/2013, n. 147.”
Onda Civica, in virtù del principio solo decantato (a parole), giammai praticato, della calmierazione della tariffa TARI, chiede e chiederà la modifica del regolamento comunale TARI nella parte in cui si prevede che le riduzioni, esenzioni, agevolazioni gravino sulle tasche degli altri contribuenti, emendando, invero, che pesino esclusivamente sulla fiscalità generale del comune, onde non discriminare irragionevolmente i contribuenti.
Soccoreranno, altresì, un’attenta revisione ed armonizzazione dei costi, oltre che la necessaria efficienza amministrativa”