Oggi pomeriggio, il “Città degli Ulivi”, sarà inevitabilmente al centro di tutto.
Rigorosamente a colori neroverdi. Presenti e del passato.
Vuoi perché si gioca il match thriller e thrilling tra l’Us Bitonto e il Corato, ultimo turno della stagione regolare del Campionato di Eccellenza 2017-2018, che può valere persino il biglietto per disputare i playoff.
Vuoi perché c’è l’appuntamento con la storia. Finalmente, consentiteci di dire. Con il doveroso e degno ricordo di Michele D’Acciò (1914-2004), professione terzino dalla forte propensione offensiva, e indimenticato e indimenticabile capitano della squadra neroverde negli anni ’40.
Il “Toro” sempre con noi. La storia del ricordo a Michele, detto “U Taur”, parte circa due anni fa, quando è la famiglia a chiedere all’amministrazione comunale che si faccia qualcosa (leggi qui https://bit.ly/2viqKk9). Il via libera viene dato soltanto a febbraio, con la motivazione che è stato un “cittadino e uomo di sport illustre, che ha scritto pagine importanti della storia del Bitonto calcio, di cui è stato uno dei calciatori più rappresentativi, onorandone a lungo la maglia. Ha costituito un fulgido esempio di grande lealtà e correttezza sportive, doti che spesso nel calcio di oggi sono merce rara; è stato testimone ed interprete autentico di alcuni valori dello sport, quali competenza, passione e sacrificio, valori primari anche della convivenza civile e sociale” (leggi qui https://bit.ly/2sjcD0H).
Segnatevi l’orario. Alle 16. Verrà affissa una targa commemorativa vicino la sala stampa – reciterà così: “A MICHELE D’ACCIO’. 1914 – 2004. TERZINO NEROVERDE DAL 1930 AL 1947. PROMOTORE DELL’U.S. SERENISSIMA. PIONIERE, ANIMA E ICONA DELL’U.S.BITONTO. I FIGLI E I NIPOTI. L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE POSE. BITONTO 22/04/2018” -. Non solo, perché per l’occasione, per gentile concessione dei familiari e degli amici del terzino, sarà istituito anche il primo museo fotografico neroverde, con gigantografie di Michele e dei compagni di squadra.
Presiederanno alla cerimonia il sindaco Michele Abbaticchio, l’assessore al Bilancio Domenico Nacci, il giornalista e fiduciario CONI Nicola Lavacca e il direttore “daBitonto” Mario Sicolo.
L’U.S. Bitonto 1921 inoltre, renderà omaggio a una delle proprie bandiere, con la maglia numero 3.
Sognando i playoff. Alle 16.30, poi, sarà il pallone a rotolare per l’ultima domenica (regolare) della stagione. Ad affrontarsi, in uno scontro a eliminazione – di una o di entrambe – i padroni di casa e il Corato.
Entrambe sono ai piedi della zona playoff con 48 punti, ma è lo stato d’animo a essere diverso. Il Bitonto è reduce da un finale di stagione davvero difficile (soltanto un successo nelle ultime otto partite) e di un girone di ritorno assai simile a un inferno dantesco, 19 punti in 14 partite. Il Corato, neroverdi anche loro, sono in costante risalita e imbattuti da dicembre, arrivando a 15 partite consecutive senza sconfitte. Chiaro segnale che la cura Castelletti ha funzionato.
Modesto e compagni – oggi saranno assenti per squalifica De Santis e Moscelli – devono fare due cose. Vincere necessariamente la contesa, e sperare che il Gallipoli (49 punti, quinta in Classifica) non faccia altrettanto con l’Avetrana (53 punti, secondo).
E le due condizioni devono verificarsi insieme. Non esistono scelte.