All’interno
della Sala degli Specchi, si è
tenuto il dibattito sulle nuove
opportunità formative da offrire agli adulti.
E’ stato organizzato dal Ministero
dell’Istruzione dell’università e della ricerca, Regione Puglia, Ufficio
Scolastico Regionale per la Puglia e il Comune di Bitonto, con la collaborazione dell’ I.T.T. “A.Volta”, I.I.S.S.
“De Gemmis”, I.C. – CTP “Caiati –
Rogadeo” e ITC “Giordano”.
Hanno partecipato i dirigenti scolastici delle
varie scuole, il sindaco Michele
Abbaticchio, Francesco
Scauro, assessore al Welfare, Vito
Masciale, assessore alla Pubblica Istruzione, Francesco Lorusso, Dirigente scolastico S.M. “Massari – Galilei” di
Bari e il Prof. Francesco Mundo,
coordinatore del Corso Sirio nell’I.T.T. “A. Volta”, a moderare.
Al sindaco Michele Abbaticchio sono toccate le parole di benvenuto:
«Questa è un’amministrazione che crede
molto nella scuola come produttrice di prospettive e opportunità. Questa è una
città che presenta un tasso alto di disoccupazione per scarsa istruzione. Oggi
si chiede qualità e creatività nel mondo del lavoro e del mercato, pertanto c’è esigenza di
rinnovamento, riqualificazione e adattamento al nuovo sistema. Ci auguriamo che
la scuola si avvicini a far comprendere questo insieme alle istituzioni».
Le nuove offerte formative
per gli adulti sono state oggetto di dibattito e testimonianza da parte di chi
è vicino alla realtà della formazione serale nelle scuole o direttamente
coinvolto.
Nella prima parte dell’incontro, il tutto si è incentrato
sull’analisi della realtà territoriale bitontina con i suoi bisogni sociali e le sue necessità formative.
Pertinente è stato l’intervento del dott. Francesco
Scauro: «E’ noto a tutti quanto
grave sia la crisi per mancanza di lavoro. Il nostro aiuto è insufficiente e
spesso noi ci chiediamo come aiutare le famiglie, che si rivolgono ai servizi
sociali e in genere hanno bassa
scolarità. Il proposito da tempo posto ci è stato quello di voler riqualificare
i cittadini. Abbiamo cercato di trovar loro un’occupazione di 4 o
5 mesi con borse lavoro e tirocini formativi, ma questi io li definisco solo
pannicelli caldi. Dobbiamo incentivare corsi nuovi di formazione. Oggi è
possibile cambiare solo se c’è dialogo tra le istituzioni e la scuola».
I corsi
serali costituiscono un patrimonio importante per la città per la loro funzione sociale, oltre che economica.
Come
occasione per crescere, l’opportunità è stata sfruttata recentemente anche
dall’Istituto “Tommaso Traetta”, ultimo ad inserirsi in questa realtà.
Il futuro
nuovo lavoratore è nell’immigrato, nello studente che in passato ha dovuto
abbandonare la scuola e in quello straniero, nella casalinga e in chi ha già un
lavoro, ma necessità del diploma di maturità.
«Quello che si vuol ben sperare è
che un bagaglio culturale appropriato possa dare opportunità di lavoro ai
cittadini – ha affermato, dunque, Vito
Masciale -. Le classi serali
forniscono un’occasione e spirito di collaborazione unici. Si
tratta di capire insieme all’aumento dell’utenza e del bisogno, se i nuovi
procedimenti C.I.P.I.A. sapranno rispondere alle indicazioni del Consiglio
Europeo di Lisbona».
«Obiettivo di stasera è potenziare questo settore – ribadisce l’assessore -. Bisogna
investire sugli adulti perché questo ci consente di creare un circolo virtuoso
positivo nei confronti dei giovani. Necessario è un protocollo d’intesa tra le
scuole e gli enti locali per uscire da questa situazione di stallo e per una
leale collaborazione. La scuola è una risorsa e non un problema».
Chiaro il quadro del consigliere Francesco Mundo: la dispersione
scolastica dal 52 al 29%. Ciò vuol dire che è aumentato il serio bisogno di
ottenere un titolo di studio e che l’integrazione nella rete scolastica non è
stata vista come un ostacolo. E’ stato proiettato un filmato prodotto dagli
studenti del serale dell’I.T.T.
“A. Volta”, in cui ognuno ha riportato la sua esperienza e ha giustificato la
propria determinazione. «Credo molto
nell’educazione degli adulti ed è per questo che mi ci sono cimentato – ha
affermato il Prof. Nicola Siragusa –
. Noi siamo in grado di mettere su una
rete per soddisfare i bisogni dell’adulto. Coniugando il PON-G1 e il progetto
SIRIO abbiamo offerto una chance per ri-cominciare. La sperimentazione è stata
positiva e il territorio se ne giova, ma la scuola non può bastare sola».
L’importanza
di questa risorsa formativa è stata confermata, poi, dai diversi dirigenti, che
hanno voluto riportare le risposte che le loro scuole hanno dato alle problematiche
e alle novità.
E’ emersa puntualmente l’esigenza di far rete tra le scuole e
con gli enti locali, sfruttando lo strumento adatto per far cittadinanza
attiva. Il Prof. Francesco Lorusso ,
a proposito della nuova riforma C.I.P.I.A., ha affermato: «Abbiamo lavorato per dieci mesi formando i
docenti del serale. La partita non si esaurisce solo nella scuola, ma si
diffonde anche nel territorio con i referenti politici. Le istituzioni stanno
entrando nella logica propositiva capendo l’offerta da offrire agli adulti e il
nuovo significato della formazione. L’istruzione per gli adulti è una sfida per
la scuola stessa, che ha anche da imparare dai suoi studenti. Bisogna far
fronte al cambiamento in positivo della comunicazione con la tecnologia».
In
conclusione Carmela Rossiello, consigliere
comunale e dirigente scolastico del “Don Saverio Bavaro” di Giovinazzo, ha
invitato a riflettere sul perché gli studenti abbandonano le aule diurne per
pensare al lavoro e poi al serale.