Non l’avrei mai detto di entrare in una casa così festosa e allegra. Così piena di giovani, volontari, amici, accanto a chi ha più bisogno di aiuto.
Eppure a Bitonto esistono realtà, perle rare, in cui si lavora anche per questo. Si crea gioia. L’associazione Ual (Unione Amici di Lourdes) nasce come una privata associazione a Orta Nova, nel 1952, in casa del signor Luigi Battaglini. Luigi era invalido ed è proprio a Lourdes e poi da Padre Pio, che ebbe l’ispirazione di creare un luogo per la cura e l’amore delle persone più deboli, ammalate, anziani o disabili.
Il carisma e la passione del singor Battaglini si sono trasferiti nei tanti volontari che hanno creato altre case famiglia e oggi assistono, con lo stesso amore, quanti con le loro difficoltà si affacciano in queste dimore accoglienti.
«La nostra piccola casa famiglia di Bitonto – spiega Carmela Elia, responsabile della struttura – è nata ufficialmente il 9 aprile del 1988 ed è stata intitolata a Nostra Signora della Ricerca. Ogni volontario o nuovo socio che entra a far parte della nostra associazione sacrifica con vero piacere una parte del suo tempo per dedicarla a quanti nelle loro disabilità hanno bisogno di aiuto e amore».
Al momento all’interno della casa, collocata in viale Giovanni XXIII, risiedono cinque persone – 2 uomini e 3 donne di età compresa tra i 75 e i 100 anni – e proprio qualche giorno fa la nonna Melina ha compiuto 102 anni ed è stata per loro occasione di festa e gioia.
«I nostri ospiti sono tutti disabili – ci mostrano i volontari – e passiamo le nostre giornate con loro: vengono curati dal personale, vivono assieme, condividono gli ambienti e la vita. Il nostro compito è quello di farli sentire continuamente vivi e sono diventati un po’ anche i nostri nonni. Concludiamo e ricominciamo le settimane con loro e il regalo più grande che ci fanno ogni giorno, nonostante l’impossibilità dei movimenti o l’uso della parola, è il loro grande sorriso».