Da “I Cittadini contro le Mafie” – Circolo Bitonto riceviamo e volentieri pubblichiamo.
“Ormai
è tutto chiaro: io sparo a te e tu spari a me.
Purtroppo
non si tratta di una guerra virtuale, ma di una tragica realtà, sono mesi
che fazioni opposte si sparano a colpi di mitra, il tutto nelle strade
cittadine, senza alcuna logica criminale, se non quella di accaparrarsi i
traffichi illeciti.
Sono
imprevedibili e spietati, anche se a volte sembrano “dilettanti allo
sbaraglio”, poiché sparano a tutte le ore e non importa se c’è gente per
strada o seduta in auto, loro i vili criminali puntualmente sparano.
Ecco
il modus operandi che si ripete: un’auto che corre a folle velocità e
scariche di proiettili partono senza un bersaglio ben definito, lasciando i
segni su muri, portoni o auto parcheggiate, ma anche questo è un
messaggio criminale che vuol giungere dirittamente al predestinato, ma allo
stesso tempo al popolo onesto.
Ne
proviamo una traduzione: “A TE BOSS NON SEI NESSUNO, NOI COMANDIAMO A
BITONTO, TU HAI PAURA E RESTA CHIUSO IN CASA… POPOLO DI BITONTO NOI NON
SCHERZIAMO, NOI SPARIAMO E STATE ATTENTI PERCHE A NOI LA TESTA NON FUNZIONA”.
E
poi ci sono quegli attimi di paura da parte di chi purtroppo non c’entra nulla
e subisce questa “guerriglia”.
Qualcuno competente li ha chiamati bande gangherizzate. Qualcuno dice che sono
anni che accade tutto ciò.
Ma in entrambi i casi chi subisce è il popolo onesto, anche se ormai
si è “abituato” la media settimanale (spari in città 5 giorni su
7, ma si può sempre migliorare in peggio).
Ed allora, aspettando i rinforzi promessi dalle istituzioni, si potrebbe
per il momento intervenire, allontanando in altre Regioni questi pregiudicati,
per lo più sorvegliati speciali, un po’ in Sardegna, per esempio.
Almeno nell’attesa di essere difesi, eviteremmo di essere colpiti.
Tanto si sa chi essi siano, taluni presunti boss!
E un bel soggiorno obbligato per qualcuno di loro potrebbe solo giovare alla
città.
Noi chiediamo che possano essere attuate tutte le opportune misure per
garantire che il popolo onesto non sia bersaglio di guerre tra clan.
NON CI RESTA CHE SPERARE CHE QUEI PROIETTILI VADANO SEMPRE A CONFICCARSI NEL
NULLA E CHE GLI AUTORI VENGANO AL PIU’ PRESTO ARRESTATI”.