All’ingresso della Basilica dei Santi Medici nella parte più alta della navata centrale campeggia sulla controfacciata il monumentale organo a canne, un tesoro d’arte cristiana ben visivo all’interno della Basilica, risulta tra i più grandi organi potenti e innovativi che esistono in Europa.
Il vescovo mons. Aurelio Marena volle arricchire la Basilica dei Santi Medici di un prestigioso organo a canne, che oltre ad essere un vero gioiello d’arte cristiana avrebbe arricchito di musica sacra il maestoso tempio nelle solenne liturgie.
Nello stemma episcopale dell’arcivescovo di Bari-Bitonto mons. Giuseppe Satriano colpisce il suo motto episcopale tratto dal Salmo 89 “Misericordias Domini cantabo” (canterò le Misericordie del Signore), questo passo biblico indica il compiacimento di cantare inni al Signore nelle liturgie possibilmente accompagnate dalle note sinfoniche di un organo.
Quest’anno ricorre l’anniversario d’inaugurazione del monumentale organo che avvenne il 25 settembre 1971, l’allora arcivescovo di Bari mons. Enrico Nicodemo benedì questo maestoso organo a canne assistito dal parroco-rettore mons. Domenico Vacca, con un concerto tenuto alla straordinaria interprete statunitense Joyce Jones (considerata a quel tempo uno dei più noti maestri concertisti in campo mondiale), all’inaugurazione vi assistettero oltre quattromila persone.
Nella Basilica dei Santi Medici sono stati eseguiti diversi concerti da maestri internazionali, tra cui, nel maggio del 2003 il concerto di mons. Marco Frisina compositore di musiche sacre a livello mondiale, nonché direttore artistico del coro del Vaticano.
Le notizie sul monumentale organo sono riportate nei Registri degli Atti della Curia Vescovile e nel pregevole volume: “Il carisma del vescovo mons. Aurelio Marena (1950-1978) nella Basilica Pontificia dei Santi Medici Cosma e Damiano”, con patrocinio di mons. Francesco Cacucci arcivescovo emerito di Bari-Bitonto, di don Vito Piccinonna parroco-rettore Basilica Santi Medici, del dott. Michele Abbaticchio sindaco di Bitonto, di cui è autore il prof. Giuseppe Cannito presidente emerito dell’Arciconfraternita Immacolata Concezione, Patrona di Bitonto.
Il maestoso organo a canne fu realizzato dalla ditta Fratelli Ruffati di Padova con le canne disposte in modo ceciliano, è dotato di oltre 3000 canne di leghe speciali e di otre 50 canne in legno pregiato, composto da 150 comandi che sono a disposizione dell’esecutore azionati da centinaia e centinaia di componenti elettronici, inoltre è dotato di 60 registri sonori reali oltre a quelli meccanici su tre manuali a pedaliera con cassa armonica separata dalla consolle.
Nel corso degli anni l’organo a canne ha subito un intervento di restauro nel 2002 durato quattro mesi, per volontà del già parroco-rettore mons. Francesco Savino vescovo di Cassano all’Ionio che affidò il restauro alla ditta Technolab di Gianni Rega di Bari.
Attualmente l’organo non è funzionante, il parroco-rettore ha pensato bene di avviare i lavori di manutenzione che necessita l’organo per farlo suonare con la dolce sinfonia della musica sacra per esprimere la lode a Dio e la gratitudine ai gloriosi Santi Medici.