La
quarta edizione del Premio Nazionale Giorgio La Pira Città di Cassano sarà
conferito a S.E. Mons. Francesco Savino, che dal 31 Maggio del 2105 è alla
guida della Santa Chiesa particolare che
è in Cassano All’Ionio.
E’
membro della Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute
della Conferenza Episcopale Italiana. Delegato della Conferenza Episcopale
Calabra per la pastorale giovanile e per la salute.
Da
sempre impegnato nella carità e nella salute da parroco, nella sua città natia,
Bitonto, ha realizzato case d’accoglienza per i malati di AIDS, senza fissa
dimora e un Hospice.
La
decisione è stata assunta dal Comitato Scientifico, presieduto dal Dr. Vincenzo
Conso, Segretario Generale dell’ICRA(Associazione Cattolica Internazionale per
i problemi dell’Agricoltura Rurale nel mondo) con sede in Vaticano.
Le
prime tre edizioni sono state assegnate al Cardinale Camillo Ruini, a Salvatore
Martinez, Presidente Nazionale del Rinnovamento nello Spirito e al Cardinale
Gualtiero Bassetti, Arcivescovo Metropolita di Perugia – Città della Pieve.
La
cerimonia di consegna si terrà il 4 marzo 2017, alle ore 18.00, presso il Teatro Comunale di
Cassano All’Ionio. Obiettivo del premio, è quello di individuare personaggi,
che si siano contraddistinti maggiormente nel corso dell’anno per il bene
comune e umanità.
Francesco Garofalo, Presidente del Centro Studi
“Giorgio La Pira” della città delle Terme, in merito ha commentato: “E’ un piccolo segno per
esprimere il nostro grazie per le sue parole, per il suo esempio, per l’incessante
e proficuo lavoro fin qui svolto, non mancando in più occasioni, di ricordare
la figura, l’opera e la testimonianza del Servo di Dio Professor Giorgio La
Pira.
Mons.
Savino, in linea con quella Chiesa in “uscita” tanto cara a Papa Francesco, ha
dato e continua a dar voce a quanti per troppo tempo sono rimasti ai margini
della società. Sta impegnando tutto il suo cuore e le sue risorse per il
riscatto della Calabria sia sul piano spirituale che culturale, invitando
tutti, nessuno escluso, a vivere il dialogo, l’accoglienza, la convivenza, la
comprensione e la solidarietà in modo adeguato all’incalzare delle migrazioni,
delle crisi economiche e delle epocali trasformazioni nel mondo”.