Siamo in quarantena e in questi giorni si aspetta il picco dei contagi nella nostra Regione.
Domani, nel pieno dell’emergenza Coronavirus, nelle nostre case si festeggerà San Giuseppe nonché la festa del papà con un clima sicuramente diverso.
Per quest’anno rinunceremo alla dolcezza delle amate zeppole.
Su iniziativa di un gruppo di pasticceri della provincia di Bari (Eustachio Sapone di Acquaviva delle Fonti, Piero Netti di Castellana Grotte e Giuseppe Salierno di Bitonto) le zeppole saranno comunque preparate dai pasticceri e donate al personale sanitario dell’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti Centro Codid-19.
“Oggi è tempo di rispetto delle regole e anche di solidarietà. Abbiamo preferito evitare la vendita a domicilio perché preferiamo tutelare i nostri dipendenti. Vogliamo che non siano esposti a rischi inutili così da poter tornare più presto al nostro lavoro tutti insieme. Ognuno di noi, nel proprio laboratorio, preparerà le zeppole da donare”, hanno dichiarato i tre pasticceri.
Prevista per domani mattina la consegna di più di 1000 zeppole all’ospedale acquavivese con la speranza di poter donare anche qualche piccolo sorriso, attimi di affetto e di spiccata vicinanza verso gli operatori che stanno svolgendo e si preparano al picco atteso nei prossimi giorni, sperando non ci sia.
Una scelta, questa, dettata dall’etica professionale d’altri tempi, frutto di generosità e altruismo, in un momento in cui il rispetto e la salute hanno la precedenza.
Questo è il momento della resistenza e dell’unità e della speranza che spazza via la paura che si diffonde nel mondo.
Non ci resta che ringraziare le iniziative dei pasticceri che danno lustro alle nostre città creando il senso di comunità.
La festa di San Giuseppe è solo rimandata a quando tutto questo sarà finito.
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