Questa volta, penso di meritarmi il perdono.
Contrariamente ai miei usi, arrivo in ritardo non per mia cronica inclinazione, ma per tenace assenza dal social più popolato del web, Facebook.
Le congratulazioni più disparate e più affettuose sono arrivate lì da ogni dove per il nuovo incarico ricevuto di direttore del mensile “da Bitonto”.
Parole che mi hanno commosso ed anche un poco inorgoglito, devo essere sincero.
Ed è per questo che vorrei esprimere la mia profonda gratitudine a tutti e ad ognuno – non vi cito per nome perché non vorrei che la mia memoria fallace compisse qualche ingiustizia, tuttavia sappiate che tutti vi ho letto e mi siete cari – di coloro che hanno dedicato pensieri gentili nei miei confronti.
Personalmente, so che si tratterà di un impegno di grande responsabilità, culturale, civile e
morale.
Io ed i miei collaboratori siamo consci dell’arduo cimento
che ci attende.
Scrivere sulle colonne del periodico più antico della città (più di sei lustri di vita) vuol dire scrivere per Bitonto stessa, nel
rispetto della verità.
Memoria, storia, tradizione e civiltà vanno salvaguardate
in un momento cruciale – per tante ragioni – per la nostra comunità.
Grazie e ancora grazie a tutti.
Spero solo di essere all’altezza delle vostre aspettative.