A Mariotto, due furti d’appartamento in meno di una settimana hanno
riacceso i riflettori sul problema della sicurezza nelle frazioni. Dopo un
breve periodo di sollievo, l’incubo è ricominciato.
Nel primo caso, pare che i rapinatori abbiano approfittato del
matrimonio di due giovani mariottani, che ha “costretto” familiari e amici ad
abbandonare per qualche ora le proprie abitazioni. Per alcuni invitati, come
accade spesso nel paese, la festa si è trasformata in angoscia.
Il secondo furto, invece, ha avuto come casus belli una vacanza più che legittima in questa settimana
ferragostana. I malcapitati sono tornati d’urgenza dalla località marittima in
cui si trovavano, e dinanzi ai loro occhi si è presentato uno scenario
apocalittico: mobili spostati, cassetti messi a soqquadro, oggetti e beni
brutalmente portati via.
“È ricominciato l’incubo”, dichiara
un mariottano, “non si può uscire di casa
che ti fanno la festa. E ovviamente, qui le forze di polizia non esistono”.
Difatti, i residenti puntano il dito contro l’assenza dei vigili
urbani. Di loro, nemmeno l’ombra da più di un mese e questo accresce il senso
d’insicurezza che si respira nel paese. Non che la loro presenza sconfortasse i
rapinatori, sia chiaro, ma come sostengono i mariottani “è sempre meglio di niente”.
“C’è carenza di personale e, in
più, alcuni di noi sono in ferie”, spiega un vigile, “quei pochi che restano devono prestare servizio in concerti, eventi e
manifestazioni che si svolgono in città”.
Intanto, nelle frazioni le famiglie continuano a organizzare veri e
propri “turni di sorveglianza” della proprietà privata. Se escono i genitori,
restano in casa i figli e viceversa. Sempre nella speranza che non sopraggiunga
una festa di famiglia a scombinare i piani. E il malcontento è alle stelle.