Il tempio dell’arte, la casa di Gigi Proietti e Totò, ma anche di Garinei e Giovaninni, fondatori del genere commedia musicale.
Salire sul suo palco è il desiderio, insomma, di tutti gli artisti. Un sogno che oggi Marco Di Nunno realizzerà.
Il bitontino questa sera calcherà per la prima volta la scena del teatro “Sistina” di Roma, per il debutto nazionale di “My Fair Lady”.
Il capolavoro di Lerner & Loewe’s torna in Italia e si presenta in una luce del tutto inedita, attraverso le sue scene, i suoi protagonisti e il nuovo adattamento in italiano.
Protagonista la regina dei musical Serena Autieri, che si calerà nei panni di Eliza Doolittle, la povera fioraia che attraverso la sua determinazione e la sua sfrontatezza fa breccia nel cuore dell’ostico professor Henry Higgins, interpretato splendidamente da Ivan Castiglione.
Nel meraviglioso affresco dello spettacolo si liberano la genialità e la verve di Manlio Dovì nei panni del Colonnello Pickering e il talento multiforme di Gianfranco Phino nel ruolo di Alfred Doolittle. Il cast è impreziosito dalla partecipazione straordinaria dell’irresistibile Fioretta Mari, esilarante e tagliente Mrs. Higgins. Clara Galante e Luca Bacci interpretano rispettivamente Mrs. Pearce e Freddy Hynsford- Hill.
Agli “ordini” del regista di fama internazionale A. J. Weissbard, ci sarà anche il nostro concittadino.
Marco Di Nunno sarà infatti parte dell’ensemble e si calerà nei panni di uno dei quattro proletari che, ad inizio atto, sono molto legati ad Eliza poiché appartengono allo stesso ceto sociale.
Un ruolo ottenuto dopo un’audizione in due giorni, in cui ha dovuto dimostrare di saper danzare, muoversi in scena, cantare e recitare.
“È stata molto dura, eravamo circa 250 persone” ci confessa Marco, che, pur dovendosi destreggiare tra altri progetti in corso, ha avuto la meglio.
“Abbiamo fatto tre settimane di workshop a luglio sempre a Roma e le prove da inizio ottobre a Riano nella sala prove “io ci provo studios””, sino alle generali al Sistina.
“Salire su quel palco è stata una grandissima emozione. Ho pensato a quanti artisti, che amo, lo hanno calcato” racconta il bitontino, contento ora di imparare dai più bravi.
“Gli attori del cast sono molto bravi e disponibili. Serena Autieri è una grande donna e artista, umile e disponibile. È un piacere lavorare con lei, ma anche con Fioretta Mari, una pietra miliare del teatro del Novecento, con Manlio Dovì, un grandissimo comico che sta costruendo il suo personaggio molto bene e ci fa molto ridere, ma anche Ivan Castiglione, Luca Bacci e Clara Galanti”.
“Posso veramente trarre tanto dalla loro umanità e professionalità” conclude Di Nunno, già pronto ad avviare nuovi progetti nel campo della musica, del teatro e della commedia musicale.