«L’ho sognata e mi ha detto che è viva. ‘Mamma è vero che c’è una vita dopo la morte’».
Padre Fulvio Procino, dall’altare della gremitissima chiesa di Maria Santissima Immacolata di Palombaio, ha consegnato a parenti, amici, tanti cittadini, le parole di Maria, madre della 21enne Rossella Veneto, volata via sabato scorso a causa di un incidente stradale avvenuto sulla Sp89.
La giovane, alla guida della sua Fiat Punto, avrebbe perso il controllo della vettura, finendo fuori strada e abbattendo almeno tre alberi d’ulivo: dell’auto solo un catorcio e il corpo della giovane donna è stato ritrovato a circa 20 metri, sbalzato dall’abitacolo. Il sinistro è avvenuto sulla strada provinciale 89 che collega Bitonto a Mellitto, dove le uniche luci sono quelle dei numerosi lumini nelle vicinanze delle tante lapidi che, negli anni, si sono moltiplicate.
«Una distrazione, forse la strada l’ha tradita, la macchina non ha risposto ai comandi, forse ci sono responsabilità della città metropolitana – interroga il parroco -, ma gli interrogativi sulle colpe, non ci evitano la presenza di Rossella qui. Ci viene voglia di gridare “Cristo dove sei, dov’eri?”», ma «la bara bianca è attraversata da una luce dorata che porta verso la croce di Cristo, come se Rossella ci dicesse che Dio è con noi dopo la morte».
Padre Fulvio ha raccontato la bellezza del cuore di Rossella e ne ha fatto paradigma essenziale per tutti: «Ai più giovani dico che questa morte insegni ad apprezzare la preziosità della vita, l’importanza di essere e non di apparire. Oggi, le lacrime solcano i nostri volti, ma non facciamo che esse siano inutili, ma che purifichino il nostro cuore. Lei stessa ci chiede di imparare: Rossella amava gli animali, i suoi cani e si impegnava per tutti, ecco quella sollecitudine ci deve animare sempre, verso gli uomini, deve ricordare ad ognuno di noi di non essere uno tra tanti, ma far sì che la nostra presenza debba essere mezzo per realizzare la volontà di Dio».
Dall’altare si sono aggiunte le parole flebili di un’amica: «Eri sola in quell’auto, ma tu sola non lo sei stata mai. Eri dolce, radiosa e come sapevi amare tu, non sapeva farlo nessuno».
La morte della giovanissima Rossella ha scosso tutta la comunità, compreso il sindaco Francesco Paolo Ricci, in prima fila con il tricolore sul petto.
Accanto a lui, oltre al delegato sindaco Lillino Avellis, il consigliere comunale di Palombaio, Arcangelo Putignano: «Non possiamo più accettare che, per la negligenza delle istituzioni, si continuino a piangere vittime, giovani e meno giovani. Da tempo sollecitiamo interventi sulla Sp89, pericolosissima soprattutto in caso di maltempo. Chiediamo che le istituzioni si assumano le loro responsabilità: la strada deve essere illuminata, il manto stradale rifatto, con misure di sicurezza come barriere, occhi di gatto e rallentatori. Non possiamo più aspettare. È tempo che gli organi preposti della Città metropolitana agiscano con coscienza».