Un viaggio lungo la Puglia. Dal Gargano al Salento. È il viaggio compiuto dallo scrittore Nicola Lagioia.
Tra le tante città citate anche la nostra Bitonto e la misteriosa chiesa del Purgatorio.
Vi riportiamo parte dello scritto.
“Guarire, oppure dannarsi. Qua hora non putatis, recita la scultura di uno scheletro messo a guardia della Chiesa del Purgatorio. Lo scheletro gemello, dall’altra parte, completa l’iscrizione: veniam et metam. “In un’ora che non conoscete, verrò e mieterò”. Siamo a Bitonto, nel barese. Il capoluogo e la sua terra rappresentano un sud a parte. Concretezza, razionalità, amore per il commercio. La solidità qui è un’abilitazione all’esistenza, la mortalità una constatazione, il senso per gli affari un consiglio. Una parola è poca, due sono troppe. L’esortazione “concludi!”, rivolta all’interlocutore, unisce l’augurio per se stessi (la trattativa è andata in porto) al bisogno universale di non perdersi in chiacchiere. La bianca severità delle chiese romaniche contro l’azzurro del cielo canonizza questa filosofia”.
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